1. Tornando a casa in autobus 1° parte


    Data: 13/06/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69

    ... leggermente verso di lui.
    
    Anche il suo corpo fece un leggero monvimento verso il lato dove stavo io.
    
    Ora poteva accarezzarmi in libertà il culo.
    
    Lo fece a mano aperta.
    
    Con un dito alzo il bordo dello slip, vi fece entrare la mano, ora poteva palpare il culo pelle contro pelle, raggiunse il perineo, lo massaggiò.
    
    Dio mio, cominciavo a bagnarmi, sentivo gli umori scendere dal canale vaginale.
    
    Se ne accorse, fece uscire la mano dallo slip.
    
    La chiuse attorno alla coscia.
    
    La tolse.
    
    La riportò sull’altra coscia.
    
    La spinse verso l’alto.
    
    La aprì a palmo, obbligandomi ad aprire le gambe.
    
    La chiuse sulla figa, schiacciandola leggermente.
    
    Inizio ad andare avanti – indietro, sempre a tutto palmo.
    
    L’orgasmo arrivo improvviso, inaspettato, sentii il miele colare, inzuppare le mutandine.
    
    Cristo, uno sconosciuto mi stava palpamdo in mezzo alla gente, ed io invece che scappare o gridare come avrebbe fatto qualsiasi altra ragazza, stavo godendo come non mai.
    
    Sul viso dello sconosciuto apparve un leggero sorriso.
    
    Si il maschio aveva vinto.
    
    Strinse ancora una volta la mano sulla fighetta, tenendola premuta, come volesse fermare l’uscita del magma vaginale.
    
    Infine la tolse.
    
    In quel momento l’autobus si fermò, era arrivato alla fermata dei giardini.
    
    Lo sconosciuto si alzo, non mi degnò nemmeno di uno sguardo, a mezza voce.
    
    “ci vediamo domani”.
    
    Con la manica a penzoloni come fosse un monco, scese e si perse tra la ...
    ... folla.
    
    Rimasi a guardare la porta che si chiudeva chiedemdomi se quello che era accaduto era sogno o realtá.
    
    Ma quella frase l’avevo udita perfettamente, non era fantasia.
    
    L’autobus riprese la corsa, ancora qualche minuto e sarei dovuta scendere pure io.
    
    Per la prima volta mi sedetti, non c’è la facevo, l’orgasmo mi aveva svuotata.
    
    Fortunatamente ci fu un piccolo imgorgo mettendoci qualche minuto in piú a raggiungere la mia fermata, in questo modo potei riprendermi.
    
    Scesi, le gambe mi tremavano.
    
    Mi avviai verso casa.
    
    Dovevo fare qualche centinaio di metri per arrivarci.
    
    Mentre camminavo immersa nei miei pensieri, la diavoletta che era in me, fece una domanda.
    
    “ehi! guarda che lo sconosciuto dell’autobus domani ti aspetta”.
    
    “stai zitta, cosa ne sai tu, ha provato, gli è andata bene, non lo vedrò più”.
    
    “ne sei sicura?”.
    
    “si, lo sono”.
    
    “allora visto che sei così sicura, perchè non prendi lo stesso l’autobus domani?”.
    
    “si e mi faccio il giro della città, per niente?”.
    
    “che te ne frega,al massimo ti sarai fatta un giro turistico, credimi non farai il giro della città per niente, lo farai per ritrovare lui”.
    
    “oh! ma sei proprio fissata e chi ti dice che desidero rivederlo”.
    
    “dai che lo desideri anche tu, sii sincera, basta vedere quanto sei bagnata”..
    
    Si aveva ragione, avrei voluto reincontrarlo.
    
    Cosa ho fatto il giorno dopo?.
    
    Lo saprete se continuerete a leggermi e se vi sará piciuta la prima parte.
    
    Per oggi non aggiungo altro se ...