Il Regno Oscuro – Capitolo 3
Data: 07/06/2020,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu
... il momento migliore per fuggire. Nessuno lo avrebbe potuto trattenere ufficialmente, e in quel momento c’era il primo cambio della guardia. Insomma, le porte della Capitale sarebbero in breve state chiuse alle sue spalle e la notizia della sua fuga sarebbe arrivata all’Imperatore solo a notte inoltrata. Avrebbe avuto un lungo vantaggio su eventuali seguitori.– E tu mi hai tradito – proseguì Lorenzo agitando le redini del destriero che iniziò a muoversi. Seguendo il suo, anche quello di Annette si mosse, assicurato con una corda alla sella del Barone. Anche se gli animali si muovevano piano, la donna sentiva i cilindri dentro di lei, spinti dal cuoio della sella su cui sedeva nuda. Ogni volta che il suo corpo cercava di rigettarli fuori di sé, la sella li rispingeva dentro, torturandola lentamente.– Ti prego! levameli – lo implorò sommessamente, quasi un sussurro nella sua voce straniera.– Te li sei meritat! E ora che passiamo i cancelli, non aprire bocca– Dirò a tutti che mi porti via con la forza.– Purtroppo per te, la maggior parte delle persone pensa che tu sia mia schiava, quindi se vuoi prova pure.Lorenzo spronò il suo cavallo ad un moto più rapido, costringendo anche quello di Annetta alla medesima velocità. Il movimento sussultorio di quel passo le provocava un certo dolore. Passarono in silenzio il posto di guardia dei cancelli, poco prima che li stessi fossero chiusi per la notte. Il tramonto passò e in breve si trovarono a viaggiare nella notte buia, su sentieri ...
... isolati e spettrali.– Ti supplico! Non ne posso più! Basta – Annette continuava a piagnucolare contorcendosi sulla sella, cercando una postura comoda. I suoi bellissimi occhi azzurri chiedevano pietà, ma Lorenzo le dava le spalle ed era sordo alle sue suppliche.– Questo viaggio è una follia – proseguiva la donna – Incontreremo briganti sulla strada, non sappiamo combattere o lanciare incantesimi. Siamo totalmente indifesi.Lorenzo proseguiva impassibile, spronando il destriero lungo la strada di ciottoli. Quando furono abbastanza lontani per non essere uditi, spronò i cavalli al galoppo. Per Annette fu un supplizio insopportabile. Strinse le cosce attorno ai fianchi dell’animale per rimanere più aderente possibile alla sella ed evitare quanti più sobbalzi possibile. Questo le diede un po’ di sollievo, ma la delicata pelle nuda contro quella cuoiosa del cavallo le provocò non poco bruciore.– Non puoi farmi questo! Sono una donna libera.– Sei solo una puttana!Lorenzo imboccò un sentiero poco battuto di un bosco, per sviare eventuali ricerche. Proseguirono così ancora diverse ore, mentre Annette continuava ad implorare pietà. Sapeva tuttavia che non potevano galoppare tutta la notte, ma l’importante era seguire strade improbabili. Quando ormai la luna era alta e illuminava il sentiero da diverso tempo, intravidero un casolare nel mezzo della campagna. Diverse lanterne ne illuminavano l’interno, segno che i suoi occupanti erano ancora svegli. Quando lo raggiunsero Lorenzo si distaccò ...