1. Il battaglione sacro - 1


    Data: 11/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... irradiandosi in tutto il corpo. Dapprima fu un brivido leggero a insinuarsi nelle sue fibre indolenzite, poi una piacevolezza che piano piano raggiunse i centri vitali, prevalendo sulla sofferenza e risvegliando stimoli primordiali.
    
    Un fremito leggero cominciò a percorrere il sesso del ragazzo, il sangue cominciò ad affluire nei luoghi deputati, le vene cominciarono a gonfiarsi e ben presto l’organo si erse turgido e fremente, pronto a dare e a ricevere piacere.
    
    Euristos se ne subito era accorto e aveva seguito con un sorriso il progressivo risveglio, meravigliandosi delle dimensioni che l’organo andava assumendo. Quando fu del tutto duro, l’uomo lo carezzò con la mano unta di unguento e provò a scappellarlo, ma il prepuzio fece resistenza e lui capì che Cleonte si era mantenuto vergine… vergine per il suo futuro maestro e amante.
    
    Tale constatazione lo riempì di soddisfazione e di orgoglio: le premesse c’erano tutte perché Cleonte si rivelasse il migliore allievo ed amante che la sorte potesse riservargli.
    
    Euristos continuò a giocare con il cazzo di Cleonte, carezzandolo in tutta la sua lunghezza e resistendo a fatica al desiderio di farlo godere: gli sembrava un sacrilegio con il ragazzo in quelle condizioni.
    
    Ma da un pezzo Cleonte si era ripreso, fin dalle prime carezze. Aveva allora socchiuso le palpebre e, scorgendo chi era, si era sentito sommergere da un tale empito di gioia, che per un istante gli si chiuse la gola, impedendogli di respirare. ...
    ... Ma si riprese subito e tenne gli occhi serrati, mentre si lasciava andare al piacere e alle emozioni, che le manipolazioni di Euristos gli stavano procurando: voleva prolungare il più possibile quei momenti esaltanti.
    
    Poi non resistette e tornò a socchiudere le palpebre: studiò a lungo il volto maschio, maturo dell’uomo, contornato da una corta barba, bruna come i capelli arricciolati. Lo sguardo scivolò sul corpo nudo, sulle membra robuste… arrivò fino al cazzo ed ebbe un tuffo al cuore, quando lo vide turgido e bagnato.
    
    Aveva già visto uomini eccitati al bagno o in palestra, ma nessuno lo aveva turbato così profondamente: nessuno era Euristos.
    
    Aprì gli occhi, ma Euristos non se ne accorse, intento com’era alla sua opera. Allora, quasi che agisse di sua volontà, la mano di Cleonte si mosse fino a sfiorare il cazzo duro dell’amato, fino alle grosse palle pelose, sotto le quali si insinuò, stringendole leggermente. A quel contatto Euristos si riscosse e lo guardò, sorridendo. Si fissarono senza dire niente, non ce n’era bisogno: furono i loro occhi a parlarsi e, attraverso gli occhi, le loro anime, scoprendosi già legate l’una all’altra, da sempre, fin da quando gli dèi le avevano infuse nei loro corpi.
    
    Da quell’istante il loro legame fu indissolubile.
    
    Rimasero a lungo a fissarsi senza parlare; poi Euristos allungò la mano a carezzargli la guancia.
    
    “Non lo farai più, d’accordo?”, gli disse dolcemente.
    
    “Non lo farò più.”, rispose Cleonte a fior di ...