1. Una domenica particolare - 2^ parte (autobiografico)


    Data: 11/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: nanerottola, Fonte: Annunci69

    ... davanti ai miei occhi.
    
    Con una mano presi il suo cazzo e con l'altra gli accarezzavo le palle pesanti che corredavano con maestosità, la sua virilità.
    
    "Sei una dannata passione", mi disse guardandomi dall'alto verso il basso.
    
    Mi avvicinai per prenderlo in bocca, ma lui mi prese e mi risollevo, sussurrandomi: "Gustiamoci prima il caffè, e poi ci dedichiamo tutto il tempo per noi".
    
    Gli sorrisi con la gioia negli occhi e lo abbracciai, mentre lui mi aprì l'accappatoio e mi fece sentire tutto il suo corpo nudo con l'uccellone che ormai iniziava a pulsare di passione contro il mio ventre.
    
    Si sedette sulla sedia a gambe divaricate, mentre io mi liberai dell'accappatoio e mi sedetti sulla sua gamba, con il suo braccio che cingeva i miei fianchi.
    
    Ci versammo il caffe e lo gustammo con piacere.
    
    Dopo l'ultimo sorso di caffè, occhi negli occhi, le nostre bocche erano già attaccate che si divoravano.
    
    Fece scendere la sua mano tra le mie gambe, io le divaricai, per facilitargli la piacevole intrusione.
    
    Mentre un dito accarezzava il mio clitoride e con un altro dito roteava sull'orifizio della mia vagina, sussurrò:
    
    "Hai una splendida e fresca fighetta".
    
    Anch'io tenendoglielo in mano, percorsa da un brivido mentre lo stomaco si contraeva, gli sussurrai: "Alberto, tu hai un cazzo bello grosso".
    
    Mi prese in braccio e si diresse verso la sua camera, e durante il tragitto, cullata dalle sue braccia, mi disse: "Staremo più rilassati sul lettone, sarà il ...
    ... nostro Paradiso".
    
    Mi adagiò sul lettone e anche lui si sistemò comodamente con il suo corpo imponente, allungando le gambe, tenendo in mano il suo uccellone con la cappela che svettava in tutta la sua potenza.
    
    "Hai visto che cosa sei in grado di combinare!!??", mi disse.
    
    Non feci altro, che avvinghiarmi a lui.
    
    Lui mi abbraccio con passione, mi fece scivolare il cazzo tra le cosce, mentre mi teneva le gambe strette con le sue.
    
    Sentivo il cazzo pulsante che altalenava tra le mie cosce con la cappella turgida che, nei movimenti sul davanti lambiva la mia fighetta ormai gonfia e umida, e sul di dietro il buchetto del mio culetto.
    
    I brividi, la voluttà, guidavano i nostri corpi.
    
    Mi sentivo profondamente serena e rilassata, abbandonata al suo piacere e lui al mio.
    
    Nella stanza, l'aria era pervasa dal profumo speziato del bagno schiuma, piacevolmente inebriante, che emanava dai nostri corpi.
    
    Le mani di Alberto, calde, vigorose, con un tocco sensuale e delicatissimo, esplorarono il mio corpo in una sensazione sublime.
    
    All’improvviso, con un gesto disinvolto, si alzò dal letto, si posizionò fermo ai piedi del letto, guardandomi con audacia passione, prese il suo cazzo ed iniziò a masturbarsi, invitandomi a fare lo stesso.
    
    Divaricai le gambe con disinvoltura, ad occhi socchiusi, mi abbandonai ancora una volta, a nuove ed intense sensazioni, iniziando a corrispondere con lui, una intensa e piacevole masturbazione.
    
    Risalì, sul letto e finalmente fù sopra di ...
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