1. Una domenica particolare - 2^ parte (autobiografico)


    Data: 11/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: nanerottola, Fonte: Annunci69

    ... da conferirgli quella giusta maschilità, tanto da attrarre.
    
    In maniera disinvolta e sicura ci siamo osservati.
    
    I suoi occhi caddero subito sul mio culetto e sul mio seno.
    
    Invece il mio sguardo cadde più volte sul suo basso ventre, e memore dei freschi ricordi della domenica passata, pensare al suo migliore amico sotto il costume, mi intrigava non poco.
    
    Nonostante tutto fosse quiescente, l'aderenza del costume, mostrava una corposità non indifferente.
    
    La spiaggia non era affollata e per fortuna era una spiaggia libera. Questo ci permetteva di avere una discreta e disinvolta privacy.
    
    Presi la crema solare dallo zaino, e iniziai a spalmarmela sulle braccia, sul decoltè, sulle gambe ed approfittai a versarne una piccola quantità sul suo palmo delle mani, che si spalmò anche lui sul torace, sulle braccia e sulle gambe.
    
    Gli chiesi di spalmarmi della crema solare sulla schiena, non se lo fece ripetere due volte.
    
    Eravamo in piedi in prossimità della capanna, sotto il sole che iniziava a picchiare, mi girai di schiena a lui e sentii colare la crema fredda sulla pelle già accaldata, e subito le sue mani possenti e delicate che la distribuivano su tutta la schiena fino a rasentare con il taglio della mano, l'incavo dei miei glutei.
    
    "Se vuoi, dopo la metto io a te", gli dissi.
    
    "Quale onore per me!!", rispose.
    
    Terminò di spalmarmi la crema.
    
    Mi girai e presi il tubo della crema per contracambiare, e notai subito il suo migliore amico drizzare la testa ...
    ... nel costume.
    
    Non riuscivo a resistere alla tentazione del suo corpo e non potendo esitare oltre, mi diressi verso il mare. Mi addentrai nell'acqua fredda ma piacevole, e poco dopo Alberto mi raggiunse.
    
    Vederlo entrare nel mare, con la sua fisicità e con quella corposità sempre più vistosa sotto il suo slip, che non osavo guardare, ma nel quale avrei voluto immergere tutto il mio essere, fù la più dolce delle torture.
    
    Siamo stati a lungo in acqua, un modo, per placare il nostro imbarazzo, ma che fù anche incredibilmente piacevole, facendoci complimenti sulla nostra fisicità. Iniziando a scherzare con i doppi sensi.
    
    Quando uscimmo dall’acqua, Alberto si incamminò davanti a me donandomi la vista della sua attraente fisicità. Ci sdraiammo al sole, a pancia in giù, ma ogni tanto mi sollevavo sui gomiti e ammiravo con sguardo furtivo la sua fisicità.
    
    Distesi al sole, i nostri discorsi spaziarono ovunque senza toccare nulla di serio. La nostra modalità di conversazione fù sempre più spontanea come del resto era sempre accaduto. Era tutto molto bello.
    
    Eravamo due persone diverse, per differenza anagrafica, mentalità, modi di vivere oltremodo differenti e avevamo poco in comune, ma sapevamo starci, in barba ai modelli sociali e culturali.
    
    Cercammo di accantonare tutti i filtri mentali, liberando sentimenti, parole, pensieri ed emozioni, sogni e desideri. ridendo alle battute più stupide che ci scambiammo.
    
    "Alberto, grazie per questa bella giornata che mi stai ...
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