1. Una domenica particolare - 2^ parte (autobiografico)


    Data: 11/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: nanerottola, Fonte: Annunci69

    ... dedicando", gli dissi.
    
    "Io ringrazio te, che mi stai donando della tua presenza", rispose.
    
    E molto lusinghiero, aggiunse:
    
    "Non è da tutti poter stare al mare con una bella ragazza, con cui si sta molto bene".
    
    La nostra conversazione si fece sempre più intima e spontanea, i nostri piedi giocherellavano vicini nella sabbia bollente. Eravamo così immersi nella situazione che non ci rendemmo conto di essere stati più di due ore sotto il sole cocente.
    
    Iniziarono a farsi sentire certi languorini vista l'ora di pranzo, ma decidemmo di andarci a fare il secondo bagno per rinfrescarci. Eravamo in un altro mondo, lontani da tutto e da tutti e ci piaceva così.
    
    Uscimmo dall'acqua e ci riparammo dal sole mettendoci sotto la capanna che Alberto aveva costruito con i teli. Ci mettemmo comodi, unendo i nostri teli mare, per non avere il contatto con la sabbia, panini e borsa frigo fecero il loro lavoro di ristorazione.
    
    Eravamo seduti sotto la capanna, uno di fronte all'altro, in posizione yoga, quasi che le nostre ginocchia si toccassero. Lui si accese la sigaretta, ed io approffitai a scartare un poket coffee. Ci guardavamo soddisfatti uno dell'altro. Lui guardava i miei seni ed io non esitavo a guardare in mezzo alle sue gambe.
    
    Consumò la sua sigaretta, io tolsi di mezzo l'ingombrante, riposi le bevande nella borsa frigo e mi allungai di lato con la testa sul gomito. Fece la stessa cosa pure lui.
    
    Eravamo a pochi centimetri uno dall'altro, i nostri occhi uno ...
    ... sull'altro, come se attendessero solo un cenno per far scatenare le nostre voglie.
    
    Io avevo un nodo alla gola, quasi in apnea.
    
    Poi, la sua mano si poggiò sulla mia, la accarezzò, la strinse e se la portò alle labbra e la baciò. Sorrisi e lui fece lo stesso.
    
    Con calma e disinvoltura, portai la mano che mi aveva appena baciato, sul mio seno come a volermi sistemare il costume che si era spostato mettendo in evidenza il mio capezzolo.
    
    "Hai un bel seno, e non solo quello!!", esclamò.
    
    Senza rispondere, gli feci un sorriso e mi accarezzai il seno mettendolo tutto in evidenza alla sua vista!!".
    
    Lui allungò la mano e contribuì alla carezza strizzandomi dolcemente il capezzolo.
    
    Mi trovai in mezzo ad una tempesta emozionale, sentivo caldo e freddo, sussulti interni, ma stavo talmente bene, non pensavo a niente, non capivo nemmeno se stessi respirando, ero solo conscia di stare lì, con tutto il mio essere.
    
    Lui continuò ad accarezzarmi il seno, guardandomi con voglia e passione.
    
    La capanna ci garantiva l'intimità, feci scivolare la mia mano sul suo cazzo che, ormai eccitato all'inverosimile, turgido, pulsava sotto il suo slip.
    
    "Scusami, ma questo è l’effetto che mi fai!!", mi disse guardandomi dritto negli occhi.
    
    Così immersi nella situazione, lui allungò una mano verso di me, per invitarmi ad abbracciarci.
    
    Ci abbracciammo.
    
    I miei seni sul suo torace con i capezzoli turgidi come omaggio alla sua maschilità e il suo cazzo eretto che sentivo sul mio ventre ...
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