1. Un bel terzetto ...


    Data: 01/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... amplesso Aurelio si fermò di colpo e si sfilò, continuando a masturbarsi con la mano: “girati, girati che voglio venirti in bocca. Presto, presto che sto per esplodere.”
    
    Ruotò su se stesso e si sedette aprendo la bocca mentre l’altro, continuando a muovere la mano come un forsennato gli infilò la cappella tra le labbra. Pochi istanti dopo eiaculò fremendo e ansimando, sudato e con il respiro corto.
    
    Non disse niente per alcuni minuti, limitando a restare lì in piedi, immobile.
    
    “Grande! E’ stato grande. Con te è sempre bello scopare. Mi fai godere alla grande.”
    
    Detto questo si girò e rientrò in casa seguito da lì a poco dal suo cuginetto che, vista l’ora che si era fatta, decise di andare a fare la doccia.
    
    Quando ebbe finito ritornò in cucina per mangiare qualcosa prima di cominciare a prepararsi per andare al lavoro. Vide Aurelio che si stava preparando dei panini.
    
    “Ne fai uno anche per me?”
    
    “SI, ma vai a metterti qualcosa, sai che a vederti girare nudo mi torna la voglia e adesso non ho proprio tempo.”
    
    Sorrise e se ne andò in camera sua ad infilarsi una specie di camicione.
    
    Le ore nel negozio passarono tranquillamente. Ormai era quasi un anno che lavorava li perché aveva cominciato esattamente un mese dopo aver finito le scuole superiori.
    
    Quando mancava poco all’ora di chiusura il proprietario gli chiese di fermarsi. Aveva sperato che non lo facesse, ma non poteva dire di no e così sorrise e fece un rapido cenno d’intesa con il capo. ...
    ... D’altra parte in quella situazione ci si era cacciato da solo quando aveva accettato le sue avances poche settimane dopo aver cominciato a lavorare lì. Ma quel tipo di mezz’età gli era piaciuto da quando lo aveva visto e così non si era negato e aveva iniziato ad accontentarlo, quasi sempre nel retro dell’attività commerciale, al termine della giornata. E sapeva che anche quel giorno sarebbe andata proprio così.
    
    Gli altri commessi uscirono salutando mentre lui si diresse nel magazzino sul retro e poco dopo sentì il rumore delle saracinesche che si abbassavano.
    
    “Fatto, adesso siamo tranquilli” disse Ferruccio.
    
    “Vado a spegnere le luci. Tu intanto spogliati.”
    
    Lo diceva ogni volta, ripeteva esattamente la stessa frase, sempre quella.
    
    Si tolse le scarpe e i fantasmini e lasciò cadere a terra jeans e slip gettandoci sopra la maglietta.
    
    L’uomo gli si avvicinò sbottonandosi la camicia e quando fu davanti a lui si slacciò la cintura lasciando scendere a metà gamba i pantaloni.
    
    Un rapido gioco di bocca e Ferruccio fu pronto e lo invitò a: “tira su la gamba. Mettila sul tavolo.”
    
    Quella posizione gli piaceva parecchio perché la chiedeva spesso. Mariano sollevò il piede appoggiandolo sul tavolo e Ferruccio gli si appoggiò dietro abbracciandolo quindi, con giusti movimenti, si posizionò con precisione… et voilà, lo prese. Il giovane lo sentiva schiacciato contro di lui, in particolare la pancia che premeva tra la gamba e la schiena e avvertiva la forte pressione che ...