1. Un bel terzetto ...


    Data: 01/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... risvegliò dal torpore e gli ci volle un attimo per mettere a fuoco e rispondere: “inizio alle tre e mi godevo un po’ di sole prima di andare.”
    
    “Mh! Da quello che vedo non ti sei goduto solo il sole. C’è una bella macchia… Sicuro che non hai anche goduto con papà?”
    
    “Si, si, è passato e abbiamo fatto una sveltina, doveva uscire.”
    
    “Sei sempre il solito, appena vedi un cazzo non capisci più niente.”
    
    “Dai! Ma tu? Come mai a casa?”
    
    “Ho dimenticato delle carte e così sono passato e già che ci sono mangio qualcosa prima di andare. Però, a vederti così, mi è venuta anche un’altra fame...”
    
    “Sciocco. Sei il cugino più sciocco che ho.” e rise mentre Aurelio si slacciò la cintura e si abbassò gli slip offrendogli il suo sesso.
    
    Il ragazzo guardò dal basso quel salsicciotto penzolargli davanti, si sedette sul lettino, e iniziò a baciargli la pancia per poi spostarsi sulle cosce ed infine risalire ai testicoli. La logica conclusione vide il pene ormai quasi pronto per tutta quella stimolazione sparire tra le sue labbra.
    
    Gli piaceva tanto succhiare suo cugino, forse perché era giovane, non avendo ancora compiuto i trent’anni o forse perché aveva delle misure normali e quindi era facile e piacevole tenerlo tutto in bocca. Inoltre, a differenza di suo padre non schizzava in quantità industriali e quindi era assai più gradevole, almeno per lui, inghiottire il tutto.
    
    In ogni caso quel giorno, Aurelio lo fermò abbastanza presto: “va bene, va bene, ma oggi non ho tanto ...
    ... tempo, magari finisci questa sera. Girati… No, non così, mettiti alla pecorina. Ecco, perfetto”
    
    Si sistemò sul bordo del lettino e suo cugino gli si mise dietro. Era perfettamente allineato e, aiutandosi con la mano, gli appoggiò la cappella sul buchino.
    
    “Sei sporco… Ci sono tracce del passaggio di mio papà. Si, si, lo so che ne fa tanta ma potevi anche farti una doccia.”
    
    “Non immaginavo che saresti arrivato… se no la facevo.”
    
    A quel punto lo sentì appoggiarsi e si preparò perché, a differenza del padre, Aurelio era solito infilarsi in un colpo solo, assestato con estrema decisione e, quasi sempre, il primo momento di quella penetrazione forzosa gli faceva male.
    
    Infatti anche quella volta, come gli si spinse dentro tutto d’un colpo, sentì la solita fitta e si lasciò scappare un: “ah!!” che, come sempre l’altro ignorò, iniziando subito a scoparlo andando di gran fretta.
    
    Ormai lo conosceva e sapeva che quando scopava era l’esatto contrario del padre. L’uomo era lento e costante, mai aggressivo, il ragazzo veloce ed impetuoso, quasi violento. Si faceva prendere dalla foga e ci dava dentro come un martello pneumatico. Ovviamente c’era anche il retro della medaglia perché tutta quella velocità significava anche breve durata. Ma anche questo lo sapeva e quindi da lui non si aspettava grandi soddisfazioni perché quasi sempre, proprio quando cominciava a piacergli… arrivava e si fermava lasciandolo a bocca asciutta.
    
    Dopo una manciata di minuti di quel frenetico ...