1. Eneide Postmoderno-Dell’esplorazione dell’isola e della morte di Sullastius.


    Data: 28/05/2020, Categorie: Erotici Racconti, Etero Voyeur Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... cenno di attendere.-Ovviamente non era mia intenzione spiarli mentre copulavano. Ma avevo notato quel modo di parlare fitto, a mezza voce, e quella specie di attenzione passiva tipica di chi sta parlando di cose serie e forse anche molto private, o molto opinabili.-, disse, -E così decisi di non badare alla decenza e li seguii. Piano e senza farmi scoprire. Non ci volle molto: Letha non é il genere di persona che ama ritardare il piacere e Aniseus é un giovane pieno di vitalità ed energia. Ovviamente la cosa non prese molto tempo: nessuno di loro pareva voler prolungare il piacere. Lui l’ha semplicemente persa lì, sulle casse contenenti le scorte alimentari, velocemente e venendole dentro con foga. Personalmente ho avuto l’impressione che non fosse stato in grado di controllarsi minimamente ma non é importante: ciò che conta é che si son messi a parlare.-.-E fu lì che la cosa si fece interessante: Anisues si mise a farle domande su di lei, sulla sua vita in Kelreas, su cosa ne pensasse di come stessero andando le cose. Ora, sul momento pensai che tutto ciò fosse bizzarro: non é proprio il genere di argomento di cui parlare dopo il sesso, ma penso che per voi di Licanes non valgano le convenzioni di noialtre.-, disse Maghera, -Fatto sta che Letha ha detto una frase, qualcosa riguardo la caccia… E, cercando di sentire la risposta di Aniseus, purtroppo ho urtato una cassa. Il colpo li ha messi in allarme e mi sono rapidamente defilata.-.-Ok.-, disse Janus, -Ma tu cosa ne ...
    ... pensi?-, chiese. Maghera s’incupì.-Non so. È possibile fossero solo chiacchere innocenti, ma non saprei… C’era una tale trepidazione nel tono di Aniseus che era difficile attribuirla all’amore o alla lussuria appena consumata.-, disse.-Ritieni che Aniseus possa avercela ancora con me per le scelte che faccio?-, chiese Janus.-È possibile, ma mi domando che scopo avrebbe per un simile rancore.-, disse l’amazzone.-Immagino che dovremo tenere gli occhi e le orecchie ben aperti.-, disse l’Esule.I due ripresero la marcia.
    
    Sullastius attraversò la coltre di alberi giungendo di fronte al monomuentale edifcio deteriorato dall’impietoso scorrere del tempo.-Doveva essere un tempio, o qualcosa di simile. Ma non credo di poterlo stabilire con certezza.-, disse. Cassius, che giungeva pochi istanti dopo, annuì. Effettivamente la costruzione pareva un edificio a scopo religioso. Alto, slanciato e ancora imponente nonostante le finestre divelte e infrante, i bassorilievi consunti e il profilo sgraziato, segnato dall’azione degli agenti atmosferici e dal tempo trascorso privo di manutenzione.-Quanto può essere antico?-, domandò Cassius passando appena la mano sul muro. Poroso e liscio al tatto, era fresco, privato della luce del sole dalla vegetazione. Filamenti d’edera avvolgevano il tempio. Sullastius scosse il capo.-Non so, amico mio. Sicuramente é antichissimo ma determinare quanto é ben oltre la mia possibilità.-, ammise. Si avvicinò alle porte, divelte e semi-aperte verso l’interno.-Possiamo ...
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