1. La Notte di San Lorenzo – Capitolo 3


    Data: 10/04/2018, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Tradimenti Autore: NuovoMenestrello, Fonte: RaccontiMilu

    ... finestra del bagno affacciava proprio in corrispondenza di quella doccia, per cui praticamente sarebbe stato possibile guardare da dentro cosa accadeva fuori, senza essere visti a propria volta. Me ne accorsi mentre Stefano mi stava insaponando la schiena. Vidi Mario, inconsapevole di essere visto, che cominciava la sua doccia con ancora il costume addosso. Se quel provolone di Stefano voleva fare il galletto con quella sciacquetta io almeno potevo rifarmi gli occhi sul fratello. Proprio quando però le sue mani scesero sul mio culo con la scusa del sapone anche Mario, evidentemente convinto che nessuno lo avrebbe potuto vedere, si tolse di scatto il costume. Fortunatamente era di spalle, ma lo spettacolo del suo culo non mi fece affatto rimpiangere il resto tanto da protendere il mio sperando di ricevere almeno un dito. E invece niente. Non avevo alternative a quanto pare e, inoltre, ero tremendamente affascinata da quello spettacolo. Mario aveva decisamente un fare seduttivo che non capivo se fosse il suo modo di essere naturale o se, invece, poteva avere anche lui qualche interesse su di me. Nella mia testa si accavallavano le fantasie, ma cercavo di non farmi troppe illusioni. Le manovre di Stefano nella doccia si rivelavano sempre più espansive ma mai abbastanza, e in più dovevo mantenere quella posizione per evitare che scoprisse cosa stavo guardando, guidai una sua mano tra le mie cosce, con la scusa che era l’unica parte non arrostita dal sole e finalmente mi sembrò ...
    ... che le sue dita ricordassero la strada verso il il mio piacere che arrivò e in abbondanza.
    
    Non facemmo molta fatica a convincere Stefano che avrebbe potuto tornare dagli altri in spiaggia, lui non si era bruciato, io sarei andata a letto subito. E così fece, una volta vestitosi. Soli, in una casa sconosciuta, potevamo usufruire di tutte le comodità ma non avevamo ancora la giusta confidenza per sapere come e ce ne andammo a letto, ognuno nella sua stanza. Un paio di ore dopo mi svegliai, guardai l’orologio ed erano appena le 22.00, gli altri non credo sarebbero tornati a breve, mi alzai in cerca di qualcosa da bere, ma prima di andare in cucina, non so perché, decisi di passare davanti alla sua camera per sentire se dormiva davvero. Udii dei rumori provenire dalla stanza, la cui porta era aperta. Mi avvicinai in silenzio. Erano, inequivocabilmente, i rumori di una persona che ansimava, intervallati solo dai tasti di un cellulare da cui stava mandando un messaggio. La sentii godere. Dopo lo sentii parlare, ma non riuscivo a comprendere le parole. L’unica cosa che mi sembrò di capire era che stava leggendo un messaggio: “Ora puoi fare a meno delle mutandine. Anzi da ora DEVI per tutto il resto della vacanza, poi penseremo al costume”.
    
    Tornai in camera mia, questa volta lasciando a mia volta la porta aperta e mi stesi sul letto nuda. Quando sentii i suoi passi non volli farmi trovare addormentata perché in fondo non lo conoscevo e la paura stava prendendo il posto di quelle ...
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