La Notte di San Lorenzo – Capitolo 3
Data: 10/04/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: NuovoMenestrello, Fonte: RaccontiMilu
Questo racconto è scritto a 4 mani. Ci alterneremo io e Claudia Menestrella, un capitolo io e uno lei. Questo, il terzo, spetta a lei.
11 Agosto 2021
L’alba vista dal ponte di una nave in mezzo al mare era uno spettacolo incantevole che per fortuna non mi persi, a causa della scomodità del nostro accampamento quella notte. Non conoscevo neanche il nome del posto dove stavamo andando, tanta era stata la mia voglia di partire per quella vacanza, ma ora che il sole cominciava ad accendersi e ovunque mi girassi vedevo un mare di un blu così intenso come mai lo avevo visto, mi stavo decisamente rilassando. Fantasticavo di spiagge deserte dove avrei potuto correre nuda verso l’acqua e mi sentivo in pace, libera, se non fosse stato per quello straccetto fradicio e tagliente che erano diventate le mie mutandine dopo la notte appena trascorsa che mi riportarono alla realtà. E la realtà era che mi ero presentata in maniera indecente ai miei sconosciuti compagni di viaggio, a cui avevo raccontato persino i miei desideri da puttana mangiacazzi e, peggio di tutto, mi ero eccitata, e poi ci avevo pure goduto, spiando mio fratello inculare la donna del mio migliore amico Daniele. E fu proprio Daniele a trovarmi in quello stato tra il beato e il frastornato, quando carinamente venne da noi a portarci l’orribile colazione presa all’orribile bar della nave.
“Sono arrivati i cornetti!” lo sentii esclamare tutto soddisfatto.
Già, sono proprio arrivati i cornetti caro amico, pensai ...
... indecisa se dirglielo o meno. Daniele è il mio più grande amico dai tempi della sua festa di laurea, il mio cervello spingeva affinché fossi sincera con lui, la mia figa invece no. E dannazione si stava nuovamente facendo sentire: “Non vorrai mica rovinare a tutti le vacanze? E soprattutto dovresti dirgli anche che ti sei toccata pensando a sua moglie che lo prendeva nel culo, sei sicura? Ti conviene?” No, non mi conveniva affatto.
“Grazie per averceli portati!” dissi a nome mio e di Mario che ancora dormiva.
“E’ un piacere per me portarli, credimi! E poi sono così contento che Mario ti abbia convinta, se li merita”.
Un cornuto contento, continuava a suggerirmi la figa sempre più calda e divertita dalla situazione.
Ancora albeggiava ma la famosa isoletta compariva all’orizzonte mentre Mario dormiva pesantemente ai nostri piedi.
“Ma come cazzo fa?” chiesi a Daniele guardandolo.
“E’ quello che mi domando ogni volta” ammise lui ambiguamente. “Ma alla fine è un bene per tutti”.
“Almeno quando dorme non rompe le palle” confermai ma, guardandolo meglio, pensai che forse non era proprio così. In quello che era diventato un dormiveglia a causa delle nostre voci, mi resi conto che stava avendo varie, classiche, erezioni mattutine. Quello di cui non si rese conto lui subito, ma solo quando aprì del tutto gli occhi, era che quell’erezione era molto ben visibile a causa della sua posizione a gambe aperte e dei suoi pantaloncini corti. Alzando gli occhi si accorse di ...