1. Vacanza nel cilento, circuita dal maturo direttore dell’hotel


    Data: 27/05/2020, Categorie: Tradimenti Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69

    ... rilassante. Dopo averci offerto da bere, Armando mi raggiunse e cominciò a ballare con me. Si piazzò alle mie spalle e mi teneva per i fianchi mentre io ondeggiavo sinuosa il mio fondoschiena a ritmo di musica arrivando a contatto con le sue parti intime che immediatamente divennero dure.
    
    Sorseggiando il suo drink, Carlo assisteva estasiato allo spettacolo.
    
    Intanto il direttore, sempre tenendomi stretta per i fianchi, con lo sguardo rivolto verso mio marito, mi disse - hai sentito come è duro il mio cazzo per colpa tua? Mmm si - risposi - e allungai la mano dietro la mia schiena per prenderglielo, per accarezzarlo. Non parve per niente turbato da quanto stava accadendo e rivolgendosi a Carlo - guarda come le piace il mio cazzo, guarda come lo coccola. A te piace farla prendere da maschi come me che sanno come calmare le sue voglie, vero? Mentre diceva questo, infilò le sue mani in mezzo alle mie cosce palpandole vigorosamente mentre salivano verso la mia fica ormai fradicia di umori, la sua bocca e la sua lingua avevano cominciato a baciarmi e leccarmi il collo, l’orecchio.
    
    Sembrava un animale in calore per la sua irruenza, le sue mani mi facevano male e nonostante lo invitassi a fare piano, lui era sempre più deciso. Diceva che il suo atteggiamento era solo colpa mia che lo avevo eccitato a bestia sin dal primo momento che avevo messo piede dentro l’hotel.
    
    Mio marito intanto si toccava mentre assisteva allo spettacolo. Ad un certo punto Armando mi allontanò, mi ...
    ... girò verso di lui e mi sfilò il vestitino, lasciandomi solo con i miei tacconi e il perizomino. Prese le mie tette nelle sue grosse mani e le palpò prima di portarne una alla bocca e cominciare a ciucciare e mordere il capezzolo. Nel frattempo io gli avevo slacciato i pantaloni liberando il suo bel cazzo da quella costrizione, sbottonato la camicia mettendo a nudo il suo bel corpo massiccio e villoso. Mi attirò a se per sfilarmi il perizoma e mi trovai con il volto sul suo petto, non resistetti a prendergli in bocca il capezzolo e succhiarlo, per un po’ mi lasciò fare, poi però mi mise una mano sulla testa e cominciò a spingermi verso il basso. Mi trovai con in faccia il suo grosso sesso turgido, la cappellona gonfia, lucida e umida del suo liquido, anche lo scroto era enorme, lasciai scivolare lentamente la mia mano su tutta quell’asta scappellandola completamente, mentre con l’altra mano carezzavo e strizzavo le sue grosse palle, inebriata dal suo odore di maschio. Fissandolo negli occhi passai la lingua sul filetto della cappella prima di lasciarla scivolare tra le labbra per leccarla e ciucciarla. Era troppo arrapato, non resistette a quel trattamento e tenendomi ferma la testa con le mani, con un colpo di bacino, mi spinse in gola il suo grosso cazzo, cominciando letteralmente a scoparmi in bocca, rantolando come una belva ad ogni affondo. Dopo un lungo pompino mi spinse sul divano, affianco a mio marito, mi allargò completamente le gambe tenendomi per le caviglie e si ...
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