1. Vacanza nel cilento, circuita dal maturo direttore dell’hotel


    Data: 27/05/2020, Categorie: Tradimenti Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69

    Era l’estate 2018 ed arrivati al mese di giugno inoltrato, ancora non avevamo prenotato le ferie, né tantomeno avevamo idea di dove andare. Finalmente una sera Carlo, tornando da lavoro, mi comunicò il suo periodo di vacanza, aveva a disposizione l’ultima settimana di agosto e le prime due di settembre. Dovendo fare i conti con una somma di danaro abbastanza limitata, mi misi su internet alla ricerca di qualche offerta. Mi colpì quella di un albergo della costa cilentana e così li contattai. Rispose un uomo dal tono di voce così professionale, profondo e deciso che quasi mi mise a disagio se non fosse stato per la cordialità che mostrò quando sentì che ero interessata ad avere delle informazioni sulla loro proposta. L’uomo che si era presentato come il direttore dell’hotel, ascoltò tutto quello che avevo da chiedere e poi concluse dicendo - signora venga pure da noi, non c’è bisogno che rinunci a nulla, si farà la sua settimana di vacanza come da pacchetto, con il budget che ha a disposizione e poi, come non potrei accontentare una signora con una voce ammaliante come la sua - un po’ imbarazzata per l’inatteso complimento, lo ringraziai e concludemmo con la prenotazione.
    
    Quando Carlo rincasò, gli raccontai tutto, anche del siparietto con il direttore e lui scuotendo la testa e sorridendo mi baciò in bocca dicendomi che ero una donna incredibile, che lui mi amava alla follia e che non potrebbe vivere senza di me.
    
    Due mesi dopo, finalmente arrivò il momento delle ...
    ... vacanze. Avevamo deciso di partire prima di pranzo, anche se sapevamo che in albergo si accedeva solo dalle quindici e magari pranzare qualcosina al volo da quelle parti. Appena Carlo tornò dall’ufficio, mi disse di prepararmi mentre lui caricava le valige in auto. Ci misi un attimo a togliere l’incrociatina che avevo per casa e indossare una mini di jeans, un toppino a fascia e un paio di sandali con tacco da dodici.
    
    Quando Carlo si voltò e mi vide, esclamò - wow, amore sei uno schianto, va bene che il reggiseno non lo usi quasi mai, ma almeno le mutande le hai messe? Certo amore, risposi e nel dirlo gli voltai le spalle, sollevai la mini e gli mostrai il mio perizomino stringato. Scoppio in una fragorosa risata dicendomi che ero una gran puttana e che così vestita avrei fatto rizzare il cazzo a tutti i camionisti che avrebbe sorpassato per strada.
    
    Mi adorava proprio per questo, perché sapevo sempre come fare per farlo eccitare.
    
    Arrivammo in albergo che erano le 13,40 e mentre io scesi in prossimità della hall, Carlo andò a sistemare l’auto nel parcheggio. Portai con me solo la borsa con i documenti e mi avvicinai nei pressi della reception. C’erano già due persone servite da una ragazza e da un altro signore il quale, dopo avermi salutata, disse che presto avrebbe servito anche me. Lo ringraziai e restai lì in attesa del mio turno. Le procedure andavano un po’ per le lunghe per un’improvvisa avaria alle linee telefoniche, così l’addetto della reception chiamò il direttore ...
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