Vacanza nel cilento, circuita dal maturo direttore dell’hotel
Data: 27/05/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69
... gusti sessuali, anzi rispettavamo tutte le diversità e aggiunse infine – in fondo ognuno di noi è diverso e non per questo deve essere discriminato, solo perché magari non rispecchia lo stereotipo che la massa ha e fece l’esempio di due maschi, concludendo - non è detto che solo perché appartengono entrambe allo stesso genere debbano godere allo stesso modo e non possano farlo in modi diversi. Armando sorrise e rivolgendosi nuovamente a me - allora domani ti faccio provare le mani fatate di Tefi - e prima che noi potessimo obiettare, disse – ovviamente è tutto offerto dalla casa.
Si era fatto tardi e cominciavo a sentire un po’ di fresco, cosi sciogliemmo la seduta e ci apprestammo ad avviarci verso l’ascensore, arrivati alla reception notai una ragazza molto giovane con capelli lisci e lunghi e un fisico invidiabile, indossava un abitino aderente che modellava alla perfezione i suoi fianchi, il suo fondoschiena e le sue gambe perfette erano messe ancora più in risalto da un paio di sandali alti come i miei. Armando la chiamò e passò alle presentazioni, dopo le quali comunicò a Tefi che dal giorno seguente sarei stata sua cliente.
L’indomani, di buon ora come sempre, mentre Carlo continuava a dormire beatamente, stavo scendendo per la colazione e sentii aprire la porta dell’appartamento accanto e le voci di due persone, socchiusi la mia porta e mi misi a curiosare. Sapevo che quello era l’appartamento di Armando e rimasi sbalordita quando vidi quell’omone seminudo ...
... che teneva stretta a se la esile Tefi, abbigliata come la sera prima, le sue grosse manone su quel culetto perfetto della ragazza che si dimenava ridendo e chiedendo di lasciarla andare, che doveva lavorare e solo così mollò la presa, rimanendo a osservarla mentre sculettando si allontanava nel corridoio dopo essersi sistemata il vestitino.
Non so perché ma la cosa mi indispettì, scesi a fare colazione e poi mi recai in spiaggia a fare due passi sul bagnasciuga dove un uomo di mezza età, anch’egli ospite dell’hotel, cominciò ad attaccare bottone e io lo assecondai civettando con lui e accettando il suo invito al bar, passammo davanti ad Armando che salutai con un cenno della mano e sculettando sui miei zatteroni. Non passarono più di dieci minuti che il direttore venne ad interrompere la mia conversazione con quell’uomo per ricordarmi che ero attesa al centro massaggi, così salutai lo sconosciuto e mi avviai all’appuntamento con Tefi. Quando percorsi la prima rampa di scale notai che Armando era rimasto lì imbronciato a guardarmi mentre mi allontanavo - in cuor mio mi ero presa la rivincita.
Rivincita di che poi? Questo non lo sapevo nemmeno io - quell’uomo era uno sconosciuto - era appena il secondo giorno che lo vedevo e non potevo arrogare nessuna pretesa nei sui riguardi. Mortificata per il mio stupido atteggiamento e in preda al rimorso, raggiunsi Tefi che stavolta indossava una divisa impeccabile con il logo dell’hotel.
Mi accolse con gentilezza, mi invitò a ...