1. Vacanza nel cilento, circuita dal maturo direttore dell’hotel


    Data: 27/05/2020, Categorie: Tradimenti Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69

    ... che uscì dal suo ufficio situato alle spalle del ricevimento e si avvicinò al dipendente che gli fece notare la mia presenza. Alzò lo sguardo e mi fissò come se non avesse mai visto una donna, poi fece un sorriso a trentadue denti e mi invitò ad accomodarmi nel suo ufficio per le procedure di check-in.
    
    Era un gran bel tipo, passata la sessantina, alto credo sul metro e novanta, robusto, con capelli folti e tutti bianchi, un filo di barba molto intrigante, occhi verdi, uno sguardo molto penetrante e galante nei modi. Insomma era proprio bono e quello che mi faceva piacere era che io non gli ero affatto indifferente, anzi vedevo che mentre parlavamo del più e del meno in attesa di Carlo, non toglieva mai lo sguardo dalle mie cosce accavallate e abbondantemente scoperte per l’esiguità della gonna. Non mi dispiaceva affatto essere guardata con tanto interesse da quel bel maschio, la cosa mi eccitò al punto che anche i capezzoli iniziarono a premere prepotentemente contro il toppino e così la sua attenzione per un po’ si spostò sul seno.
    
    Forniti i documenti e assolte tutte le operazioni previste per l’accesso, il direttore riprese a fissarmi e a riempirmi di complimenti quando, finalmente, sulla porta apparve Carlo che, dopo la presentazione, si scusò per il ritardo dicendo che era dovuto alla sostituzione della ruoto dell’auto che si era forata.
    
    Il direttore, galante come fino a quel momento, chiese se avevamo già pranzato, quando gli dicemmo di no, ci invitò a ...
    ... consumare il pasto con lui e nonostante il nostro rifiuto, insistette che fossimo suoi ospiti.
    
    Poi, fattosi consegnare le chiavi dell’auto, incaricò un suo collaboratore di farla riparare.
    
    Al tavolo ci sedemmo io alla sinistra e Carlo alla destra del direttore che, durante tutto il pranzo, non mancò mai l’occasione per scrutarmi e per fare i complimenti a mio marito per la mia bellezza, cosa che Carlo apprezzò molto. Gradiva molto l’ostentata sicurezza di quell’uomo nell’approccio.
    
    A pranzo finito, ci recammo alla reception dove l’addetto ci consegnò la chiave della nostra stanza, ma quando il direttore vide il numero assegnato, chiese di sostituirla con un’altra, al che, l’omino disse - direttore ma queste sono le suite. Il direttore rispose con un semplice, lo so e ci consegnò la chiave. Entrando in ascensore, mi accorsi che ancora mi fissava e accennai ad un saluto con la mano. Una volta dentro Carlo mi spinse contro la parete e infilandomi una mano tra le cosce mi chiese se mi piaceva quell’uomo, ma notando che ero tutta bagnata, non ci fu bisogno di risposta e proseguì dicendomi che ero tutta aperta come una vacca in calore. Toccandogli la patta, e tu? Non sei forse eccitato per come mi guardava? Risposi.
    
    In camera presi dal forte momento di eccitazione, ci abbandonammo alla lussuria, masturbandoci vicendevolmente e per la mia micina in calore il mio caro maritino riservò, come trattamento supplementare, le sue poderose slinguate che mi portarono a diversi ...
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