Vacanza nel cilento, circuita dal maturo direttore dell’hotel
Data: 27/05/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LaCavalla, Fonte: Annunci69
... sapermi o vedermi presa da loro.
Dopo una giornata trascorsa in maniera alquanto movimentata tra massaggi, spiaggia, pranzo con il nostro amico, arrivammo a sera che nemmeno ce ne rendemmo conto, avevo la sensazione che se continuava di quel passo, la nostra vacanza sarebbe finita in men che non si dica.
Quella sera avevo deciso di far impazzire di eccitazione Armando e rovistando tra i miei vestitini ne scelsi uno elasticizzato, fasciato e abbastanza corto che dietro lasciava gran parte della schiena nuda, un paio di sandali con tacco vertiginoso come mia abitudine e sotto solo un perizoma stringato.
Mio marito quando mi vide pronta esclamò - cazzo amore, così mi fai rizzare tutti quei vecchi porci che sbavano ogni volta che passi e prendere un infarto alle mogli. Tu non ti rendi conto, ma fa rizzare più cazzi il tuo bel culone con la sua danza e le tue cosce carnose su quei trampoli, che serpenti un incantatore con il suo flauto.
Scoppiai a ridere e baciandolo gli dissi - che si rizzassero pure tutti, ma a me interessa solo uno, vero amore?
Armando rimase incantato quando mi vide e non mancò di essere galante, i suoi complimenti mi facevano immensamente piacere. A tavola parlammo dei miei massaggi, della nostra prima giornata in hotel, poi raccontò a mio marito del cliente che ci aveva provato con me e del suo intervento per allontanarlo, salvando così la sua onorabilità e scoppiammo tutti a ridere.
Dopo cena ci spostammo in spiaggia per il piano bar, ma ...
... stavano smontando tutti gli strumenti a causa dell’imminente arrivo di un temporale. Avrebbero riproposto l’intrattenimento musicale dentro la sala ristorante.
Avevo la pelle d’oca dal freddo e i miei capezzoli turgidi e ben evidenti ne erano la prova. Il direttore fissandoli, avanzò una proposta, accettata senza esitazione da mio marito, ascoltare della buona musica e farci qualche bicchiere in allegria nel sul alloggio. Quando Armando aprì la porta e accese le luci rimanemmo sbalorditi, altro che alloggio, era un open space di circa sessanta metri quadri. Di fronte alla porta d’ingresso c’era un divano da due posti più due poltrone, di fronte al divano un termo camino, sulla sinistra, due gradini davano accesso alla zona notte occupata da un lettone con due porte laterali, una accedeva al bagno e l’altra alla cabina armadio, di fronte al lettone c’era una vetrata enorme che dava sul terrazzo attrezzato con tavolo e sedie, prima della vetrata, sulla destra c’era una Jacuzzi tonda con idromassaggio e sulla sinistra un angolo bar. Ci spiegò che il letto rialzato serviva ad avere una buona visuale del mare e che quella soluzione se l’era fatta fare da quando si era lasciato con la moglie e aveva deciso di andare a vivere lì.
Carlo si sedette subito sul divano, io invece, appena partì la musica in sottofondo cominciai a ballare da sola davanti al camino spento. Con la musica le luci divennero soffuse e colorate e ogni tanto cambiavano di colore, creando un’atmosfera molto ...