Laggiù nel far west - 1
Data: 20/05/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... sopravvento e affrontarono il sentiero che iniziava ad inerpicarsi fra le rocce. Dopo qualche ora raggiunsero un piccolo pianoro sul fianco della montagna e decisero di fermarsi lì per la notte. Impastoiarono i cavalli, lasciandoli a pascolare la poca erba e loro si ritirarono sotto una sporgenza della roccia, che dava una sensazione di maggiore sicurezza. Accesero un bel fuoco e infilzarono ad uno stecco un coniglio selvatico ucciso il giorno prima, per arrostirlo; dopo di che, si avvolsero ognuno nella propria coperta e dopo due chiacchiere si misero a dormire. Il freddo però cominciava a farsi sentire, anche se non erano saliti molto in alto quel primo giorno. Dopo un po’, nonostante il fuoco, cominciarono a sentirsi le ossa gelate.
“Che freddo...”, sospirò Buck ad un tratto.
“Non dirmelo… - mormorò Ted con voce spezzata – Mi sa che stanotte non chiuderò occhio.”
“Metto ancora un po’ di legna sul fuoco.”
“Non serve. Se ti scaldi da una parte ti geli dall’altra. Senti, Buck.”
“Cosa c’è?”
“Che ne dici di dormire vicini.”, propose Ted.
“Vuoi dire abbracciati?”, ghignò l’altro.
“Non dire sciocchezze. Intendo vicini, così ci scaldiamo l’uno con l’altro e possiamo coprirci con due coperte.”
“E’ un’idea. – disse Buck alzandosi – Ma tieni le mani a posto.”
“Mi hai preso per un pervertito? – disse Ted piccato – Stattene pure per conto tuo, se hai paura.”
“Dai, scherzavo, sciocco!”
Prepararono il giaciglio dalla parte della parete rocciosa, in ...
... modo da avere il fuoco tra loro e l’esterno. Poi si tirarono addosso le coperte, rimboccandosele bene attorno e si misero a dormire schiena contro schiena: non era molto, ma la notte passò meglio del previsto. Quel po’ di calore che i corpi riuscirono a scambiarsi attraversi i vestiti, bastò a farli sentire più a loro agio.
La mattina ripresero a salire l’erta della montagna. Si era ormai alla fine dell’estate e loro erano saliti alquanto in alto, per cui la temperatura si era fatta alquanto più cruda.
Verso il tramonto, trovarono un incavo nella parete della montagna e decisero di fermarsi lì per la notte. Accesero un bel fuoco, sterpi e rami abbattuti abbondavano nei dintorni; mangiarono un po’ delle provviste che avevano; poi si prepararono il giaciglio e si rannicchiarono sotto le coperte. Ma stavolta il freddo era più pungente della sera precedente e Ted non riusciva a smettere di tremare.
“Che cazzo ci facciamo qui? – mormorò – dovevamo rimanere in pianura e cercarci un posto per passare l’inverno.”
“Dai, - fece Buck, in tono rassicurante – non è poi così drammatica. Aspetta che ti aiuto a scaldarti.”, e gli si addossò da dietro, cingendolo con le braccia e stringendolo a sé.
“Come va?”, gli chiese dopo un po’.
“Meglio…”, rispose Ted, continuando però a tremare, sia pure in modo meno spasmodico.
“Che ne dici se facciamo come gli esquimesi?”
“Che fanno gli esquimesi?”, rispose Ted.
“Si spogliano e si tengono stretti sotto le coperte.”
“E ...