1. La migliore amica (seconda parte)


    Data: 09/05/2020, Categorie: Lesbo Autore: alebardi, Fonte: Annunci69

    ... Nadia che mi leccava ovunque.
    
    Il giorno dopo era quel fatidico venerdì. Dissi a Marco che sarei uscita la sera per un incontro con le rappresentanti di classe e che non sapevo a che ora sarei tornata perché probabilmente dopo la riunione saremmo andate a bere qualcosa tutte insieme.
    
    Ci misi due ore per vestirmi. Tremavo tutta. Passai un sacco di tempo immobile davanti allo specchio a fissare gli occhi marroncini di una bella donna alta quasi un metro e settanta, dai capelli nerissimi e dal seno grande e sodo, che se ne stava ferma senza sapere cosa fare. Ero persa in uno stato confusionale profondo, ma alla fine, la presa di consapevolezza che volevo fare sesso con la Nadia mi spinse a scegliere una mise che avrebbe dovuto trasmettere sicurezza e sensualità. Indossai una camicia nera che lasciai piuttosto aperta, facendo in modo che il taglio del seno si potesse vedere distintamente. Una minigonna di pelle nera, autoreggenti di nylon scuro e scarpe con tacco a spillo, aperte sul tallone. Sulla caviglia destra, sotto il nylon, misi anche una cavigliera d’argento che mi aveva regalato Marco un paio di anni prima, e che ambiva a pareggiare la sensualità del piccolo cuore che avevo tatuato sull’altra caviglia.
    
    Scelsi un paio di orecchini a cerchio largo, un po' zingareschi. Erano quelli che piacevano di più mio marito e pensai che se eccitavano lui, avrebbero eccitato anche lei. Il rossetto rosso fuoco si intonava con le unghie delle mani e dei piedi, che tinsi ...
    ... anch’esse di un rosso della stessa intensità.
    
    Mi guardai un’ultima volta allo specchio e mi convinsi che, si, ero davvero sensuale. Mi sentivo pronta più che mai a vivere la mia prima esperienza lesbica.
    
    “Ammazza che figa…”, fu il commento del Marco quando mi vide. “Ma sei sicura che stai andando a un incontro della scuola? Non è che ti devi vedere con qualche uomo?”.
    
    Mi misi a ridere e gli diedi un bacio sulla bocca. Il contatto con la sua lingua mi diede ulteriore forza.
    
    “Tranquillo”, gli dissi, mentre già mi avviavo verso la porta. “Nessun uomo…”, ed ero sincera.
    
    Venti minuti dopo, mentre suonavo il citofono della Nadia, mi sentivo definitivamente sicura. Avevo ormai superato ogni dubbio ed ogni perplessità. Ero pronta. Volevo passare una straordinaria serata di sesso con lei.
    
    Mi accolse con un sorriso come ne avevo visti pochi.
    
    “Cazzo, Eli… sei veramente splendida…”.
    
    Ridemmo entrambe, istintivamente, e la nostra risata ci aiutò a superare l’imbarazzo iniziale.
    
    “Vieni”, mi disse, e mi prese per mano, esattamente come aveva fatto pochi giorni prima in quel locale, mentre mi portava a limonare in bagno.
    
    Entrammo in salotto e mi fece sedere sul divano, mentre lei si allontanò di un paio di metri per dedicarsi alla bottiglia che aveva messo in un cestello di ghiaccio e che svettava su un piccolo tavolino.
    
    La sua voce era allegra e sicura: “per te ho preparato le migliori bollicine che avevo in casa. Champagne!”, e mentre lo diceva stappò la bottiglia ...
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