Verità e fantasie di un quattordicenne - 5 - Racconti Erotici

Verità e fantasie di un quattordicenne - 5

... parlartene, o lui. E parliamo d’altro.

Ora che il tuo desiderio è stato appagato e che hai visto Flavio nudo, mi vuoi dire che cosa dovevi verificare, che dubbi avevi, insomma mi dici il perché?

- Marco la verità è che non lo so. Il desiderio mi è partito da dentro. Non so spiegarmi, ma è come se fosse stato lui stesso, Flavio, a insinuarmi questo desiderio. Tu col tuo motto, “se vuoi vedere, fatti vedere”, hai colto nel segno. Ti sembrerà una stramberia, un’assurdità quella che ho pensato, ma era lui, mio figlio che voleva vedermi nudo.

- Vittorio è stata opera del diavolo, se uno ci crede. E ora smettiamo di fare discorsi seri e assurdi ed entriamo in acqua anche noi.

Il seguito di quel fine settimana fu rilassante e piacevole, il nudo integrale si ripetette con naturalezza in qualche altra occasione, ma oramai la curiosità era appagata.

I rapporti a due e le occasioni a tre nei tempi che seguirono, somigliarono a quelli che c’erano stati prima di questa diabolica parentesi. Il rapporto padre figlio, già pieno di amore, si arricchì di una complicità tutta speciale. Subito dopo quel week end ci furono dei contatti più frequenti tra Marco e Flavio in cui si parlava anche di sesso. Fu Marco, tre anni dopo, il primo a sapere che Flavio si vedeva con un ragazzo di soli due anni più grande di lui. Fu sempre Marco che rafforzò la decisione, già presa da Flavio, di venir fuori e parlare a suo padre della sua omosessualità. Quando poi Flavio invitò suo padre a cena per fargli conoscere il suo fidanzato, alla cena era stato invitato anche Marco, che a dire il vero, aveva già conosciuto il giovinotto.