Verità e fantasie di un quattordicenne - 5
Data: 08/05/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69
Quattordicenne – 5
Vi state chiedendo se è il padre o il figlio ad andare in bagno per primo?
La cosa è irrilevante perché il motto vale per entrambi. Infatti, dopo che uno è uscito e l’altro è entrato, a stare nudi ora sono in tre.
Fossero tutti e tre adulti e maggiorenni, lo sviluppo della storia, appagate le curiosità, potrebbe finire a puttane, nel vero senso della parola, se i tre maschi, etero, decidessero di svuotarsi le palle. Potrebbero scoprirsi tendenze gaie, di uno o più tra loro, e svuotarsele a vicenda. Ma uno dei tre ha quattordici anni, con un rapporto di parentela con un adulto, e l’altro, che è l’artefice di questo incontro, ha assunto, come nell’antica Grecia, il ruolo di educatore
Ora sono tutti e tre completamente nudi e c’è imbarazzo, sembrerebbe una situazione senza via di uscita. Ma Marco ha tante risorse, da sdraiato che è, si mette a sedere sul divano e dice.
- Ora che siamo nudi, che facciamo? Ce lo misuriamo?
Dopo secondi di silenzio, che durano quel tanto a dare al cervello il tempo di reagire, esplodono tutti e tre in una risata, di quelle che, se anche per un po' si interrompe, poi uno riprende a ridere e gli altri lo seguono. L’atmosfera ora è delle migliori, ridere veramente fa bene al sangue. Anche Vittorio se ne esce con una battuta pecoreccia rivolta a Marco.
- Tu che hai più volte provato a toccarmelo, fallo adesso.
E con i palmi delle mani unite all’altezza del cazzo, porta il bacino in avanti. Al che Marco salta ...
... su dal divano e corre dietro al suo amico che gli sfugge. I due, stando da parti opposte, stanno girando intorno al tavolo. Chi proprio non riesce a smettere di ridere, nel vedere questi due quarantenni che nudi, con cazzi e palle che ballonzolano, girano intorno al tavolo come due adolescenti, è Flavio. Preso dal gran ridere però, il ragazzo non prevede la mossa di Marco che smette di girare intorno al tavolo, gli si ferma davanti e dice.
- E tu che ridi!
E gli prende, reamente, il pisello in mano.
Lo stupore che si manifesta sulla faccia di Flavio è tale che Marco e Vittorio stanno ancora lì che ridono.
Sono sicuro che nessuno tra voi lettori, neanche il più fantasioso avrebbe potuto pensare a qualcosa del genere. Eravate tutti, pruriginosamente pronti a gridare allo scandalo. Si prospettavano ben due crimini, uno più pesante dell’altro, la pedofilia e l’incesto. Questa è storia vera, a me l’ha raccontata il quattordicenne, ora trentenne. I suoi turbamenti di adolescente li ha vissuti realmente, le visite al circolo, spiare il padre, il contatto con Marco. Non sono fatti subiti, ma ne è stato il promotore, forse non proprio ragionati ma prodotti da un istinto interiore di cui non era consapevole. Quasi mi sento di dire che è stata “opera del diavolo”.
Vi sento ridere. Ma rifletteteci un po', quante coscienze si alleggerirebbero se credessimo veramente nell’esistenza del diavolo. Se il diavolo esiste, questo opera, non se ne sta con le mani in mano ad aspettare ...