1. Ognuno per la sua strada 1


    Data: 07/05/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... mezzanotte, risposi di non fare il sergente di ferro; io non le chiedevo conto dei suoi movimenti; lei non aveva alcun diritto a chiedermi conto dei miei, visto anche che avevo un’attività da svolgere che poteva portami fuori città per qualche giorno; era offesa perché stravolgevo un gesto di amore leggendolo come controllo scortese; ma era ancora più adirata perché aveva perso contro la logica.
    
    Quando ne parlammo la mattina seguente, cercai di chiarire con lei e le feci osservare che l’idea di una guerra con vinti e vincitori ce l’aveva solo lei, perché non vivevo il rapporto coi toni conflittuali suoi; per caricare la dose, le feci osservare che avevo avuto la ‘debolezza’ di confessare il mio amore, lei invece stava sempre in mezzo al guado, mi viveva come compagno o come amante, ma prendeva le distanze ad ogni piè sospinto.
    
    Si adirò perché ancora una volta la trattavo da stupida, dimostrando che l’errore lo aveva commesso lei; cercai di spiegarle pazientemente che dimostrare la logica di una scelta non è trattare da stupida ma invitare a riflettere; la reazione violenta anche a questa osservazione mi fece dubitare che fosse sbagliato continuare a tenerla con me, anche se non riuscivo più a nascondere l’amore che provavo per lei; la conclusione inevitabile fu il silenzio rancoroso che ormai la caratterizzava.
    
    Ritornò a parlarmi il sabato in cui si verificò l’incidente letale per il nostro rapporto; repentinamente, quasi a tradimento, ruppe il silenzio ostile per ...
    ... chiedermi di accompagnarla in un certo posto dove voleva fare un book fotografico; furono inutili tutti i miei tentativi di farmi spiegare come fosse arrivata a quell’indirizzo e il nome del fotografo che doveva fare il book.
    
    Si trincerò dietro un’aura di mistero che non dismise nemmeno quando, scherzando ma non troppo, le feci osservare che la scelta di un dossier fotografico da presentare per un concorso a modella mal si sarebbe armonizzato con la seriosa professione di avvocato che si prefiggeva di esercitare in un futuro non lontano; come ormai era nelle sue abitudini, si chiuse in un mutismo esasperante e si limitò ad impartire indicazioni per raggiungere la destinazione.
    
    Mi insospettì subito il fatto che si trattasse di un capannone industriale sul quale brillava la volgare insegna, assai barocca, di una mai sentita stazione televisiva; forse poteva anche essere credibile che un fotografo lavorasse in quella televisione ed avesse l’incarico di fare i book alle aspiranti modelle; ma l’insieme ambiguo e assolutamente mai sentito prima mi invitavano a sospettare fortemente che ci fosse un inganno; stetti zitto, perché era l’unica opzione, con Mira.
    
    Quando entrammo nella struttura, prima ancora di superare l’alt della reception, un lampo mi fulminò, con un manifesto appeso alla parete che parlava di un concorso per pornostar; mi fu chiaro di colpo che non di un book per modelle si trattava, ma di un provino per aspiranti attrici porno; il disgusto mi afferrò alla ...
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