Ognuno per la sua strada 1
Data: 07/05/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... tra i quaranta e i cinquanta, che mi puntò sin da quando ci presentarono e per tutta la serata dimostrò apertamene di apprezzare molto la mia compagnia; sedette al mio tavolo, tutti e due su un lato.
Approfittò della lunga tovaglia che ci copriva molto più giù delle ginocchia per avviare un’azione di accostamento assai decisa; mi trovai presto con la coscia destra letteralmente appiccicata alla sua sinistra e sentii la mano scivolare con molta nonchalance tra la sua e la mia coscia; decisi di rompere gli indugi, all’idea che forse in quel momento la mia ‘ragazzina’ si stava lasciando sbronzare e copulare dai suoi amici universitari.
Infilai la mano nelle ampie pieghe del suo abito lungo e feci in modo da raggiungere l’incrocio delle gambe, all’altezza della vulva; sfruttando il volume della stoffa in cui la manovra scompariva, seguii il percorso dello slip e mi infilai dal bordo dentro il vivo della vulva; la carezzavo e la titillavo attraverso la stoffa; mi accorsi che mascherava l’emozione con varie smorfie che celavano il piacere procuratole dal mio titillamento; nell’intervallo tra il secondo e la frutta, mi si accostò furtiva e mi sussurrò.
“Prendi la macchina e seguimi; andiamo via da questo mortorio.”
Non ebbi esitazione a sparire alla chetichella; raggiunsi la mia auto e aspettai; la vidi arrivare in parcheggio, avvicinarsi ad un bel Suv e avviarlo; le segnalai con i fari che ero dietro di lei e la seguii fino a casa sua; parcheggiai in piazza e la ...
... raggiunsi sul portone; mi disse a bassa voce che suo marito era in viaggio di lavoro e avevamo tutta la notte davanti; non aspettavo altro e la baciai vogliosamente sin dall’androne dell’edifico; mi sussurrò che era meglio non dare spettacolo in pubblico.
Entrammo in casa e lei si liberò di tutto il superfluo, dalla borsa alle scarpe; nel breve percorso fino alla camera aveva fatto scivolare il vestito ed era rimasta in intimo; aveva un corpo molto ben fatto, giunonico nelle forme piene ma armonico ed eccitante; per la prima volta fuori dalla suggestione della professione, la vidi come una donna assai appetibile e mi stimolò un grande desiderio di possederla in tutti i modi.
Poggiai i miei vestiti su una poltrona ai piedi del letto e rimasi col solo slip che non riusciva a nascondere la durezza e la stazza del mio sesso; notai che ammirava vogliosa il fallo e sembrava gustarselo già con gli occhi; si sedette sul bordo del letto, mi tirò a se per le anche, abbassò lo slip e in attimo il ‘mostro’ era scomparso tra le sue fauci; scoprii un’abilità nella fellazione che mi impressionò molto, in una persona sempre vista come severa e intransigente.
Più volte, mentre mi succhiava con ingordigia, dovetti frenarla e raccomandarle di non eccedere perché il suo ficcarsi in gola la mazza fino ai testicoli rischiava di provocarle soffocamento o vomito; mi mandava al diavolo col gesto di una mano mentre l’altra masturbava la parte del sesso che non era ancora in bocca; continuava ad ...