1. Ognuno per la sua strada 1


    Data: 07/05/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... le cosce; con un repentino movimento del basso ventre lo catturò sotto la vulva e si titillò il clitoride; seguii con passione i movimenti che realizzò per cercare il piacere e la sentii godere assai rapidamente; afferrai con ambedue le mani i capezzoli, da sopra alla camicia da notte, e, continuando a baciarla con lussuria, li titillai a lungo, godendomi nella bocca il piacere che la faceva salivare intensamente.
    
    Abbassai l’indumento dalle spalle verso il basso e rapidamente la denudai fino alla cintola; mi tuffai con la bocca sui seni e la leccai a lungo sulle mammelle gonfie, sulle aureole di un rosa delicato e giunsi alla fine a ‘conquistare’ i capezzoli leggermente più scuri, appena evidenti ma che si rizzarono con forza non appena la lingua li lambì; quando li strinsi fra le labbra, si contorse con tutto il corpo dal piacere; quando poi li presi trai denti e li mordicchiai, sentii i gemiti di orgasmo.
    
    Mi spostai sul suo corpo e sfilai dai piedi la vestaglia; mi piegai sul ventre e baciai amorosamente dallo stomaco al monte di venere; le divaricai le gambe e mi apparve in tutto lo splendore la vulva gonfia di passione; titillai le grandi labbra che reagirono aprendosi e mostrando il fiore di quelle piccole; passai delicatamente la lingua su quelle ed emerse il clitoride ritto e voglioso; lo presi tra le labbra e lo succhiai a lungo; gemeva e si agitava dal piacere; mi implorò di penetrarla, subito.
    
    Mi inginocchiai tra le cosce e appoggiai la punta alla vagina, ...
    ... spinsi dolcemente e penetrai fino a toccare la cervice dell’utero; la dimensione della mia mazza non la impressionò ed ebbi la netta sensazione che fosse ben abituata a quelle misure; se confrontavo la realtà alle descrizioni del padre e di mio padre, non potevo che rimanere basito; ma non me ne curai molto; che non fosse una verginella lo avevo capito; ora si dimostrava solo che aveva frequentazione abituale con sessi notevoli.
    
    Spiazzandomi non poco, mi sussurrò in un orecchio che ce l’avevo troppo grosso e le stavo facendo male; mi bloccai istintivamente, le chiesi perché non mi avesse avvertito subito, ma neppure mi rispose; avrei imparato presto che proprio non le riusciva, e forse non le piaceva, dare spiegazioni o avvertimenti; accettai il suo silenzio, come avrei fatto spesso in futuro, e la cavalcai con una certa intensità; pareva avvertire ogni colpo che le batteva sull’inguine.
    
    Ma partecipava intensamente alla copula; e soprattutto la vagina sembrava scossa da fremiti continui di piacere che si trasformavano in una stretta continua del sesso che scorreva nel canale; mi sentivo travolgere dall’intensità della passione che quella ragazza mi trasmetteva e mi sforzai di frenare il mio orgasmo per chiederle se era protetta; mi assicurò che prendeva la pillola e mi lasciai andare ad un orgasmo che sembrò infinito; gemette di piacere e crollò semisvenuta.
    
    Mi adagiai accanto a lei sul letto e, per quella notte, non facemmo più sesso; si accoccolò in posa semifetale ...
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