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Jotaro, il mio amore giapponese - Capitolo 1
Data: 07/05/2020, Categorie: Hardcore, Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... mio torace. Poi lo baciai avvolgendolo con le mie braccia. Sentii le sue braccia intorno a me e questo mi fece sentire così bene. Ci separammo, lui raccolse la bottiglia di shampoo e ne fece gocciolare un po’ sui miei capelli. Prima mi lavò i capelli, poi cominciò ad insaponarmi il corpo. Io chiusi gli occhi e lasciai andare i miei sentimenti. Non potevo trattenerli più a lungo. Mi lamentai piano quando le sue mani insaponate scivolarono sul mio corpo. finalmente Jotaro arrivò al mio uccello che diventò duro immediatamente. Ci strofinò sopra il sapone lentamente e dolcemente. Io ansai alla sensazione della sua carezza. Mi sentii arrivare quasi immediatamente al limite. “Jotaro” Bisbigliai: “Sto per....” Non finii mai la frase perché il mio corpo si scosse e si scosse ancora mentre venivo nella sua mano. Gridai mentre rilasciavo il mio succo di ragazzo nelle sue mani a coppa. Quando ebbi finito di sborrare mi accasciai contro la parete della doccia, completamente prosciugato. Lui sorrise e toccò il mio addome. Questo mi fece reagire. Le sensazioni erano assolutamente incredibili. “Jotaro!” Gemetti con il corpo fuori controllo. Allungai una mano per fermarlo, ma lui la spostò. Continuò a toccarmi, facendomi saltare e rabbrividisce finché alla fine non scesi da quelle altezze. Raggiunsi il sapone e cominciai a lavare il suo corpo. Dio, che corpo morbido e liscio aveva! Le sensazioni che stavo sentendo sulle mie mani erano così incredibili! Sentii che mi stava ...
... diventando di nuovo duro. A sedici anni ti può diventare duro tutte le volte che si vuole. Feci scivolare le mani giù alle sue palle ed al pene e li accarezzai. Quella era la prima volta che toccavo là un altro ragazzo. Era un'esperienza che non avrei mai dimenticato. Carezzai il suo cazzo lentamente e delicatamente. Lo sentii sospirare. Stava godendo come avevo fatto io. Lo carezzai per alcuni minuti finché lui disse a bassa voce qualche cosa nel mio orecchio destro, quello buono. Il sinistro era sordo. “Più stretto... più veloce!” Bisbigliò. Feci come mi aveva detto e poi lui rabbrividì. Sentii qualche cosa muoversi attraverso l'asta del suo cazzo duro e poi qualcosa di bagnato colpì la mia gamba. Guardai in giù e vidi lo sperma uscire dal suo cazzo ed atterrare sulla mia gamba. Sparò altre due volte, poi sospirò e mi guardò. Spostai le mani sul suo corpo come lui aveva fatto a me. Lui continuò a spingersi contro di me, lamentandosi e frignando. Dopo qualche minuto si abbassò. Mi guardò ed io vidi qualche cosa nei suoi occhi. Tuttora non riesco ancora a descrivere cosa fu. Solo gli innamorati sanno cos’è, credo. Gli lavai i capelli neri e lunghi, poi ci sciacquammo l'un l'altro ed uscimmo. Mi condusse nella sua stanza ed al futon. Ci sdraiammo e lui rotolò sopra di me. Ci baciammo cominciando a fare l'amore. Non parlammo, non era necessario dire qualche cosa. Sapevamo cosa e come darci piacere l’un l’altro. Continuammo a baciarci sentendo le labbra dell’altro sulle ...