1. Lupo rosso - 1


    Data: 04/05/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... riuscito ad intrufolarvisi, avrebbe potuto o nascondersi nel condotto, o uscire all’esterno e celarsi in qualche anfratto della scogliera.
    
    Ma aveva fatto poca strada in quella direzione, quando un colpo sordo alla testa gli spense la luce negli occhi e lui si afflosciò a terra privo di sensi e forse anche della vita.
    
    ***
    
    Il sole stava calando oltre l’orizzonte, quando Ethwood riaprì gli occhi. La luce pur morente del sole lo abbagliò e una fitta lancinante gli squassò la testa. Volle toccarsi, per vedere se c’era qualcosa di rotto, ma si accorse di avere le mani legate… Cos’era successo? Ricordò che stava scappando verso lo scolo della fogna, quando… i norreni lo avevano catturato! Sentì attorno a sé gemiti sommessi, oltre al vociare chiassoso dei guerrieri, che festeggiavano il successo della scorreria, e allo strepito dei maiali che venivano macellati per il grande festino che sarebbe seguito. Enormi fuochi erano già stati accesi qua e là.
    
    Riuscì nuovamente ad aprire gli occhi e a guardarsi attorno: si trovava legato mani e piedi all’interno di un recinto, oltre il quale i guerrieri norreni ammucchiavano il bottino razziato nell’abazia in vista dell’imminente spartizione: si davano manate sulle spalle, ridendo fragorosamente e vociando in una lingua selvaggia, di cui Ethwood non riusciva a capire neanche una parola. Attorno a lui giacevano, altrettanto legati e spauriti, i pochi che erano riusciti a scampare alla carneficina, monaci e novizi, dalle vesti ...
    ... stracciate e ferite sanguinanti.
    
    Cosa avevano intenzione di fare di loro? Dividerseli come il resto del bottino, per venderli poi schiavi? o sacrificarli ai loro barbari dei?... o si sarebbero divertiti a torturarli nei modi più efferati? Quante atrocità aveva sentito raccontare Ethwood su di loro.
    
    Avrebbe voluto rivolgere la parola a qualcuno degli altri infelici prigionieri, ma quelli lo avevano sempre trattato con tale alterigia, che neanche in una così tragica situazione il giovane trovò il coraggio di avvicinarli.
    
    D’un tratto, proprio nel bel mezzo di queste cupe riflessioni, la sua attenzione fu attirata da un urlo corale e cadenzato: guardò verso quella direzione e vide gli uomini che acclamavano qualcuno, sollevando sopra la testa il braccio armato di spada o di scure. Doveva essere arrivato il loro capo. Poco dopo, infatti, la cortina di uomini si aprì e il giovane vide avvicinarsi al recinto un guerriero, il cui torso era avvolto da una pelle di lupo: i capelli e la barba riccioluti luccicavano alla luce dei falò come fili di rame.
    
    Aprì il cancelletto traballante ed entrò, aggirandosi da solo fra i prigionieri. Poi, si avvicinò a lui e lo indicò, disse qualcosa nella sua lingua gutturale ed uscì. Subito, due guerrieri entrarono ridacchiando, lo afferrarono per le braccia e di peso lo portarono tremante verso la riva del mare. Che volevano da lui? Intendevano sacrificarlo a qualche loro divinità marina?
    
    “Pater noster, qui es in coelis…”, cominciò a balbettare ...
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