Vertigo, un incubo vissuto due volte – Prima Parte
Data: 02/05/2020,
Categorie:
Cuckold
Tradimenti
Voyeur
Autore: Bateman80, Fonte: RaccontiMilu
... rimasi stupito, non tanto per la lunghezza quanto per il calibro: aveva una mazza di tutto rispetto. Mentre la fotteva come un toro, le prese le caviglie e le divaricò le gambe; dopo pochi colpi, portandosi i piedi sul viso si mise prima ad annusare e poi a leccare avidamente le dita smaltate di nero della donna. Trascorso qualche minuto, uscito da lei, usò i suoi piedi per segarsi il cazzo completamente in tiro e lucido di umori vaginali.
Patrizia sparì dalla scena e vidi Franco mettersi in ginocchio, a fianco della bionda distesa. Prima limonarono intensamente per qualche minuto, poi lui, con la mano sinistra le raccolse i capelli portandole la testa verso il cazzo, mentre con la destra iniziò a sgrillettarle e ararle vorticosamente la figa per farla squirtare. Dall’inquadratura potevo solo vedere la schiena dell’uomo, ma ero certo che lei lo stesse spompinando a tutta gola. Vedevo la chioma della donna andare avanti e indietro così come il braccio di Franco, ficcato in mezzo alle gambe tremolanti di lei, dalle quali ogni tanto sgorgavano potenti zampilli a mo’ di fontana. La paura e il senso di vertigine iniziavano a salire, issai allora la prolunga e continuai ad ascoltare. Sentii che andarono avanti per un’altra mezz’ora buona e quando avvertii un poderoso grugnito, fu il segno eloquente del fatto che anche Franco fosse venuto.
Erano ormai passate le sei e, prima che Anna rincasasse, ebbi il tempo necessario per rivedere la registrazione video meditando a mente ...
... fredda sui nuovi inquilini del piano di sotto. Già.., perché quella che fino poche ore prima ero convinto fosse solo una tranquilla coppietta di cinquantenni quasi prossimi alla pensione, in realtà si era rivelata una coppia di ninfomani infoiati. Per carità, in fin dei conti non facevano nulla di male pensai, anzi.. buon per loro. Tuttavia, per una frazione di secondo, mi pervase uno strano brivido lungo la schiena, forse dovuto al fatto di aver scoperto questa loro duplice personalità segreta, quasi alla “Doctor Jekill e Mr. Hyde”.
La sera stessa evitai di raccontare ad Anna quanto accaduto nel pomeriggio, le accennai solo dell’invito di Patrizia per la serata di sabato, senza celare del tutto la mia perplessità e incertezza sul presenziare o meno all’incontro. Lei fu invece molto entusiasta, dicendo che le sembrava un’ottima idea, vista la piacevole serata della settimana precedente e dato che ormai frequentavamo di rado amici e parenti.
Covai quello strano senso di perplessità sino a sabato arrivando addirittura, nel tardo pomeriggio, ad inscenare un vago mal di testa nel tentativo di indurre Anna a rinunciare. Lei però, che aveva passato tutto il giorno a preparare con cura “finger food” da servire per l’aperitivo, era radiosa in volto come non mai e dopo essersi fatta ancor più bella indossando uno dei suoi cortissimi vestitini rossi a tubino (il rosso è sempre stato il suo colore preferito), cercò in tutti i modi di tirarmi su di morale convincendomi che una bella ...