1. Vertigo, un incubo vissuto due volte – Prima Parte


    Data: 02/05/2020, Categorie: Cuckold Tradimenti Voyeur Autore: Bateman80, Fonte: RaccontiMilu

    ... potessero conoscere anche Anna. La serata trascorse in un’atmosfera del tutto allegra e spensierata, la coppia si dimostrò veramente simpatica e alla mano, tant’è che Anna, al suo rientro, fu molto felice di avere nuovi ospiti. Franco e Patrizia, originari del Veneto, ci raccontarono della loro vita, dei viaggi, dei loro amatissimi nipotini e ci spiegarono che avevano appena venduto casa in zona ovest e si erano trasferiti qui in affitto, in attesa di insediarsi nella nuova villetta in costruzione. Franco era un tipo tranquillo, pacato, sguardo sicuro e capello lungo brizzolato. Alto e dal fisico massiccio, lavorava come carrellista in un centro di movimentazione merci alla periferia di Milano; mentre Patrizia, capelli ramati freschi di parrucchiere, fisico snello e ben tenuto, lavorava a casa come estetista e, a tempo perso, dava una mano in parrocchia assieme al marito. Ci salutammo con la promessa di ripetere al più presto la piacevole serata e loro, gentilissimi, si offrirono di portarmi la spesa qualora ricapitasse l’inconveniente.
    
    Il disguido si verificò di nuovo a metà della settimana successiva. Patrizia salì per portarmi la spesa e vidi che era in compagnia di un’avvenente signora bionda. La donna, di circa quarant’anni, alta e abbronzata, indossava un elegante tailleur nero. Notai che aveva labbra e seno visibilmente rifatti ed un trucco pesante ma applicato con cura. Patrizia mi disse che si trattava di una sua cliente che era passata per farsi fare la ...
    ... manicure. Parlammo per qualche minuto e, prima di salutarci, Patrizia chiese se Anna ed io fossimo liberi sabato sera, per una cena a casa loro ed accettai con piacere.
    
    Dovevano essere circa le tre del pomeriggio quando, dopo aver pranzato, decisi di prendere una boccata d’aria sul balcone approfittando della bella giornata di sole. In men che non si dica, complici l’ennesima notte insonne e l’effetto soporifero degli antidolorifici, caddi in uno stato letargico di dormi-veglia. Leggermente abbioccato, aprivo e socchiudevo gli occhi visualizzando ad intermittenza l’immagine sfocata dello skyline di Milano quando, accentuati dal silenzio del quartiere, udii quelli che all’inizio mi parvero solo suoni indefiniti, poi li decifrai meglio come respiri intensi, sino a distinguerli in maniera nitida: erano veri e propri gemiti di godimento! Anche se ancora intontito, ero certo che provenissero dall’appartamento di sotto. Recuperate le forze residue, nonostante soffrissi di vertigini, spinsi sulle ruote andando verso la ringhiera del balcone ma, per paura di sporgermi, non riuscivo a vedere nulla se non il parcheggio del condominio. Decisi allora di affrontare la paura e, spinto dalla curiosità, presi una delle mie due videocamere Sony handy-cam con bastone telescopico e lo fissai con del nastro isolante all’asta avvolgi-tenda del balcone, in modo da creare una sorta di prolunga a forma di “L”. Il balcone di sotto era arredato con grossi vasi e piante che arrivavano al soffitto. Misi il ...
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