Vertigo, un incubo vissuto due volte – Prima Parte
Data: 02/05/2020,
Categorie:
Cuckold
Tradimenti
Voyeur
Autore: Bateman80, Fonte: RaccontiMilu
... laptop, collegato alla handy-cam, su un tavolino di fronte a me e, sudando freddo, mi posizionai con la carrozzina parallela alla ringhiera. Con la prolunga a penzoloni, usai le piante come copertura. La visuale inizialmente non era il massimo ma, dopo qualche minuto, l’ambiente si mise a fuoco. Rispetto al mio appartamento, la stanza che dava sul balcone non era la sala da pranzo bensì la camera da letto. A fatica riuscivo a direzionare la prolunga, ma la visione che ebbi al monitor diede finalmente un senso ai gemiti che udivo ormai da alcuni minuti e che man mano crescevano d’intensità.
La prima che riconobbi fu Patrizia. Completamente nuda, aveva la schiena appoggiata alla spalliera del letto ed era seduta a gambe aperte. Spettinata e con la testa reclinata all’indietro, si toccava le tette e si strizzava i capezzoli godendo e ansimando a bocca aperta, mentre la sua cliente bionda, con il trucco ormai sbavato e la testa tra le cosce, le leccava la figa. La donna era messa a pecora e dietro di lei Franco la stava fottendo come un martello pneumatico, schioccando ad ogni colpo l’addome contro il suo culo sodo. Notai che Franco, eccetto un po’ di pancia dovuta forse all’età, aveva un fisico abbronzato e massiccio, da uomo di fatica. Le sue grosse mani si alternavano tra lo stringere i fianchi della bionda, palparle il culo e pastrugnarle le grandi tette rifatte. Con la paura di cadere, tirai su la handy-cam e ne aumentai zoom e risoluzione, per poi continuare a spiarli. ...
... Ora Franco era disteso sul letto e Patrizia, che gli sedeva sulla faccia, era intenta in un un intreccio di lingue con la bionda, impalata a gambe aperte a mo’ di rana sul cazzo di Franco. Lui, intanto, le schiaffeggiava le tette, pizzicava i grandi capezzoli scuri e la sgrillettava col pollice. Le due donne si muovevano in simbiosi, ma mentre Patrizia cercava ardentemente di limonare la bionda, quest’ultima, di tanto in tanto, si staccava reclinandosi all’indietro e, appoggiandosi con le mani sulle gambe di Franco, gridava:
“Ahh… Siii, oddio.. non resisto più.. ooohhh”
Dalla voce, dai gemiti intensi e dal tremolio delle gambe capii chiaramente che stava venendo. Facendo attenzione sollevai la handy-cam per paura di essere scoperto; per un attimo i gemiti cessarono per poi riprendere subito dopo. Ricalai allora la prolunga. Adesso era la bionda a stare distesa, con Patrizia seduta sulla sua faccia. Dondolandosi avanti e indietro, si faceva leccare figa e buco del culo, mentre con le mani si teneva aperte le chiappe esclamando con voce suadente:
“Ahh, ..siii ..cooosì, mangiala bene, troia! Ti piace la mia figa eh! ..Guarda che razza di maiala che sei!!”
Non potevo davvero credere che fosse la stessa persona che, solo qualche sera prima, parlava in toni amorevoli di nipotini e gite con la parrocchia… Franco intanto pompava imperterrito la bionda, tendendole le gambe appoggiate sulle spalle. Da quella posizione mi era possibile inquadrare il suo cazzo e vedendolo ne ...