Noemi 4
Data: 01/05/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... discutibili, perché i loro vizietti li realizzavano con estranei, in ambienti garantiti e lontani dalla sede di vita; gli fece presente che erano attive molte strutture di quel genere sul territorio.
In sostanza, contrappose la sua esibizione degli adulteri ‘mordi e fuggi’ all’ipotesi di frequentare circoli per scambisti e lasciare sfogare lì la loro voglia di ‘alternativa’ al sesso matrimoniale; inutile dire che lui era entusiasta della proposta e già fantasticava su serate al fulmicotone; sua moglie fu costretta a raffreddare immediatamente i suoi entusiasmi fanciulleschi; ricordò che il problema era più vasto e riguardava la vita quotidiana e l’ipotesi, avanzata da lui, di mettere al mondo un figlio.
Demetrio sembrava cadere dalle nuvole; nella sua logica, il matrimonio funzionava così com’era, anzi si arricchiva con le trasgressioni; il figlio era questione di tempo; Noemi gli dovette rinfrescare la memoria sui comportamenti di Olaf in casa, in cucina e nella cura del bambino; lei avrebbe dato la sua fiducia totale solo ad un maschio che avesse impostato con lei un rapporto monogamico, ma trasgressivo, paritario e aperto; lui, se voleva ancora essere suo marito, doveva educarsi a quello.
Di fronte agli ingenui e timidi tentativi di lui di giustificarsi con una presunta incapacità strutturale di adeguarsi al nuovo corso, Noemi preparò una valigia per tornare a stare nell’appartamento a fianco allo studio; Demetrio si rese conto che i suoi tentativi erano ...
... fanciulleschi, fuori tempo e fuori luogo; la pregò di fermarsi ancora a valutare insieme le possibili soluzioni; per l’ennesima volta dovette riconoscere la grande lucidità di sua moglie.
Noemi, che veramente voleva ad ogni costo salvare il matrimonio ma portarlo ad un livello più aperto e paritario, gli spiegò con garbo che era il momento di affrontare il passato per liberarsene; lei era disposta a scontrarsi con la famiglia, andandosene a vivere da sola se il marito non cercava con lei una piattaforma di vita che tenesse gran conto delle individualità ed ispirata ad un sacro rispetto dell’altro; rompere coi genitori le sarebbe costato, ma voleva cambiare se stessa e la sua famiglia.
Lui, se voleva davvero arrivare ad una pacificazione frutto di un dialogo, doveva essere pronto ad affrontare i tabù dell’educazione atavica e assumere i comportamenti che la realtà proponeva come utili alla convivenza; di fronte alle perplessità dell’uomo, gli fece osservare che proprio nella casa paterna poteva e doveva cercare gli stimoli e i modi per ricostruire una sua personalità nuova ed aperta non solo alle trasgressioni sessuali ma ai comportamenti sociali.
In pratica, gli proponeva di prendersi un congedo sabbatico di tre o sei mesi, di passare il tempo al paese, accanto a madre e sorella, di apprendere da loro come si conduce una casa anche negli aspetti più banali; poiché sua sorella aveva da poco partorito e viveva nella stessa casa dei genitori, poteva lì fare esperienza di cura di ...