Noemi 4
Data: 01/05/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Atterrarono all’aeroporto e, con un bus, raggiunsero il centro; solo quando si furono sistemati in casa, riposto il bagaglio e seduti al tavolo di cucina col primo caffè italiano fumante, lei chiese al marito quali conclusioni avesse tratto dal blitz nella fredda Svezia; lui era ancora frastornato dalla massa di avvenimenti che si erano sovrapposti e non riusciva a dare ordine ai pensieri; quasi per reagire con un taglio netto, azzardò un abbraccio; lei si ritrasse e gli ricordò che avevano solo fatto una prova.
Se qualcosa era stato scardinato nelle sue ataviche e inamovibili determinazioni da maschio dominante, potevano cominciare a parlare un nuovo linguaggio; se, invece, niente si era smosso, lei era comunque decisa a metterlo alla prova nell’altra direzione; aveva vissuto con gioia il rapporto libero che lui predicava, ma insieme e in armonia; se lui si fosse convinto che quella era la strada da percorrere, trasgressione sì ma insieme da complici e innamorati, lei aveva dimostrato di volerlo e saperlo fare.
Se però la vicenda non lo aveva smosso e persisteva nella sua convinzione che piantare corna fosse un suo diritto da imporre a forza, allora avrebbe cercato altrove l’uomo corrispondente alle sue necessità; se ne avesse incontrato uno aderente all’idea o anche soltanto educabile ad un amore monogamo e intoccabile, il loro matrimonio sarebbe finito alle ortiche anche se lei avrebbe sofferto molto per la fine di una storia che era stata bella ma che poteva ...
... essere meravigliosa.
Demetrio a quel punto rivelò interi i suoi limiti di maschio latino; espresse i suoi dubbi sulla possibilità di imparare a ‘fare il marito’ come Olaf; la motivazione che addusse era la più banale ed ovvia; non si riteneva capace di svolgere ruoli che da sempre erano affidati alle madri e alle mogli; Noemi lo invitò a cercarsi una compagna educata a quel modo; lei avrebbe cercato un maschio più vero e completo, capace di svolgere compiti in assoluta parità, senza subordinazioni.
L’altro dubbio che assillava suo marito era se certi comportamenti sessuali vissuti in Svezia potevano registrarsi anche in Italia; inevitabilmente, lei lo prese in giro rimproverandogli che, presuntuoso com’era, non aveva capito quanti amici ed amiche, dietro la facciata del perbenismo di maniera che permeava il loro mondo, avevano una vita privata di fronte alla quale quella degli svedesi risultava monacale, con la differenza che l’ipocrisia imponeva di nasconderla.
Di fronte allo scetticismo di lui, lo invitò ad indagare tra i colleghi e gli amici; avrebbe scoperto un mondo inimmaginato; poiché lui rispose che non erano argomenti da trattare con gli amici, scattò violenta la sua rabbia; uno sporco e indegno individuo che non esitava a concupire qualunque donna gli passasse a fianco non aveva il coraggio di parlare di sesso libero con amici e colleghi; gli disse chiaro che lo riteneva uno sporco bigotto pavido e imbecille.
A rincarare la dose, lo avvertì che lo avrebbe ...