1. La teoria dei cinque sensi


    Data: 29/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: twinkpassiv, Fonte: Annunci69

    ... una vera e propria figa. Con una mano lo toccavo. Gli toccavo le gambe muscolose e pelose, il sedere sudato e sodo.
    
    Quando era soddisfatto mi fece alzare, mi spogliò, mi prese in braccio e mi appoggiò sul suo cofano, a pancia in su. Mi aprii le gambe e si sdraiò su di me. Prese a guardarmi negli occhi e a dirmi con la sua voce baritonale "Ti piace eh? Ti piace? Puttanella" e nel mentre lui stesso giocava con la mia fighetta. Ero in estasi. Lo guardavo, lo udivo e sentivo le sue dita umide dentro di me. Gemevo talmente tanto che per farmi smettere mise la sua lingua dentro la mia bocca. Il gusto della mia lingua si fuse al sapore di caffè della sua bocca. Il suo bacio era forte in tutti i possibili SENSI. Era rumoroso perché utilizzava un sacco di saliva, ed era molto violento, come a dire che era lui a comandare e io potevo solo obbedire e godere. Mi allargò le gambe e mi fece sentire la sua virilità. Mi guardava negli occhi con un'intensità che ancora oggi ricordo, sembrava divorarmi con la sola vista. Mostrò i suoi possenti e massicci muscoli e io non potevo fare altro che utilizzare il tatto. Li toccai come se ne valesse della mia stessa vita. Volevo sentire la sua mascolinità nelle mie mani. Lui era compiaciuto e di vedeva dal suo sguardo e dalla sua voce in preda al piacere.
    
    Mostrò le sue ascelle pelose. Sentivo il bisogno di averle e così tirai fuori la lingua e le leccai. Sentii la ruvidità dei suoi peli marroni e il sapore aspro del suo sudore, ma anche il ...
    ... retrogusto di sale marino. Un bel connubio che provocò in me un senso di piacere. Lo dimostrai con i miei gemiti e con il culetto che era sempre più bagnato. Gli leccai i capezzoli, i pettorali, i piedi. Volevo conoscere ogni sapore del suo corpo e ogni sapore era solo che una conferma: su di me avevo un maschio alpha con tanto tanto tanto testosterone.
    
    Con la forza mi prese e mi mise a pecora. Io avevo le mani, le braccia e il petto appoggiati sul suo cofano. Capii quello che voleva fare e incurvai la schiena mostrando il mio tesoro: una fighetta bagnata che gridava dal piacere per quell'uomo. Lui non se lo fece ripetere due volte e mi leccò tutto. Sentivo la sua lingua umida dentro di me, sentivo i miei stessi gemiti diventare sempre più forte tanto da spaventare alcuni gabbiani lì intorno. Mi voltai, volevo guardarlo all'opera. Sembrava una divinità. Fisico statuario alle prese con il mio culetto. Era sudatissimo e la cosa mi eccitava ancora di più, tanto che la mia fighetta ormai era un lago di piacere. Le sue dita entravano facilmente rendendo possibile la penetrazione. Tutto era pronto.
    
    Senza nemmeno avvisarmi era già in piedi. Io ancora a pecora sul suo cofano aspettavo solo quel momento. I nostri 5 sensi erano completamente attivi.
    
    Entrò con forza, violentemente. Era lui che comandava i giochi. Era lui il Maschio.
    
    Io gridai, gridai dal piacere e sentivo l'eco della mia voce in tutta la spiaggia. Avrei dovuto essere più silenzioso forse ma era più forte di me. ...