1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... Dobbiamo dipingerti senza gonnellino. Potrebbe darsi che qualcuno te lo sfili, e allora cosa verrebbe fuori? Un serpente che parte dalla pancia? Mai!”
    
    Sollevai il bacino e mi sfilarono la gonna improvvisata. Rimasi nudo con l’uccello ben tosto e dritto. La prima pennellata mi regalò il primo brivido. Michy aveva intinto il suo pennello nel colore, ed aveva iniziato proprio dal pube, come se il serpente fosse il proseguimento ed il corpo stesso del mio pene.
    
    “Dipingete anche “lui”? chiesi alle ragazze
    
    “dopo, dopo. “ rispose Ginevra.
    
    Dopo… era già un programma di battaglia.
    
    Dal ventre Micky proseguiva alternando i pennelli verso la pancia, il petto. Ginevra invece si occupava a preparare la base di pittura per il mio amico. Lo toccava, lo accarezzava, lo baciava.
    
    Micky ogni tanto la rimproverava “Ma smettila! Non vedi che se lo fai saltare io sbaglio a dipingere?
    
    Ma Ginevra non voleva saperne. In una breve pausa in cui Micky era andata a cambiare l’acqua ai pennelli, Ginevra si pose in mezzo alle mie gambe, e sfoderò i suoi enormi seni, iniziando a stringermi l’uccello per farlo scivolare. Ad ogni passaggio, la sua bocca si avvicinava e succhiava appena un po’ lasciando un filo di saliva che poi avrebbe lubrificato il passaggio sul suo petto.
    
    “Cazzo, Ginny! Se vuoi scopartelo, dillo! Vado a fare due passi e tu lo lavori ben bene! Poi però mi lasci lavorare in pace!”
    
    “No, no… Andiamo avanti. Non abbiamo troppo tempo… anche se…” disse Ginny ...
    ... guardandomi.
    
    “E come al solito io sono l’uomo oggetto” finsi di lagnarmi.
    
    “Ma tu devi solo stare zitto…. Si vede lontano un miglio che non vedi l’ora di assaggiare la nostra amica.”
    
    Si vede? Mi chiesi. Si vede male. Questa non mi entusiasma proprio. Ma come si fa a dire di no ad una bionda gigantesca che ti riempie le mani, la bocca, le braccia il corpo intero della sua morbidezza…
    
    Non se ne fece niente, per il momento. Ginny continuava a carezzarlo, Micky a dipingere. Quando arrivò sul collo, Micky chiese ancora “Sicuri che non vi lancerete in un folle amplesso appena finito? Perché allora meglio adesso, perché tra poco non ti si potrà toccare per un po’.”
    
    Ginny mi lanciò un’occhiata e le sue labbra rosse si allargarono in un sorriso birichino. “vuoi giocare con me?” Allungai una mano per toccarla sotto il vestito. La pelle candida che mi aveva colpito al mattino, al contatto con la mia mano divenne irta di puntini, ed un brivido la fece sussultare. Salii velocemente verso quei fianchi larghi e sodi, ed ebbi la calda consistenza delle sue cosce che sfioravano il mio avambraccio, mentre la mano aggirava l’imponente sedere lasciandomi esplorare il solco . Ginevra non si fece più pregare. Salì sul tavolo ed alzò il suo abito bianco fino ai fianchi. Micky la teneva per una gamba e poi le prese la mano, mentre piano si sedeva sul mio lungo arnese pulsante.
    
    Era talmente bagnata e spalancata, che ad ogni passaggio il mio pistone produceva un rumore sordo, come di risucchio. ...
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