1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... appartamenti. L’uno con le finestre accese, ma non si riusciva a scorgere chi vi fosse alloggiato l’altro al buio totale. Sul pianerottolo che dava al mio appartamento, c’era un’altra porta, che dava accesso ad un appartamento speculare rispetto a quello che abitavo.
    
    Non sentivo rumori forti provenire dall’interno, e le finestre mi erano completamente nascoste. Potevo solo immaginare che vi abitasse qualcuno, perché molto raramente il suono di una voce, un tintinnio di piatti e bicchieri mi raggiungeva nel silenzio ovattato.
    
    Mi accorsi che mi stavo divertendo a guardare nelle case degli altri, e me ne vergognai. Senza accendere la luce andai in cucina, abbassai la tapparella, poi girai l’interruttore della lampada centrale e mi misi a cucinare qualcosa in fretta.
    
    Mentre mangiavo, sentivo dentro di me crescere l’eccitazione e la curiosità per questa nuova esperienza, ma cercavo di rallentare il ritmo delle cose da fare. Avevo davanti a me un tempo infinito: giorni, mesi, in cui avrei dovuto dare un ordine alla mia vita e ricominciare tutto daccapo.
    
    Tornai in salotto, sedetti sul divano con un libro, ma prima di accendere la luce, rischiarato solo dalla lampada della cucina, detti uno sguardo ai miei nuovi vicini di casa.
    
    A nord i ragazzi erano seduti a tavola. Continuavano a ridere, ed ogni istante era buono per alzarsi, accarezzarsi e tornare a sedersi.
    
    Gli anziani ad ovest erano in camere diverse. Il ragazzo nella sua camera. La madre in sala rigovernava ...
    ... la tavola. Il padre non si vedeva.
    
    Vedevo chiaramente che il ragazzo era disteso sul letto, e leggeva.
    
    L’altro appartamento ad ovest era occupato da tre donne. Una più matura e due ragazze.
    
    C’erano altre case, più lontane, con le finestre illuminate, ma l’angolazione e la lontananza non mi consentivano di vedere cosa stesse succedendo al loro interno.
    
    I ragazzi della finestra nord avevano cominciato a sparecchiare, e si apprestavano ad uscire. Lui, in camera, seduto sul letto stava infilandosi scarpe pesanti da neve, mentre lei era in bagno. La tendina leggera che velava la finestra davanti al wc lasciava intuire la sua forma in posizione seduta.
    
    Ad un tratto, lui entrò e si pose davanti allo specchio. Lei finse di lamentarsi, ma si alzò e lo raggiunse davanti al lavandino. Non aveva rialzato slip e pantaloni, ed aveva percorso il breve tratto verso il suo uomo saltellando e ridendo.
    
    La finestra accanto al lavabo era grande, e non nascondeva nulla. Potevo chiaramente scorgere lei, che cingeva il suo uomo dalle spalle, e lui con le mani dietro la schiena cercava di accarezzare le dolci forme che si erano incollate al suo corpo.
    
    Un bel culetto tondo e bianco, che si lasciava carezzare dalle mani di lui, e si vedeva chiaramente che nel movimento rotatorio della carezza, lui cercava di insinuarsi nel solco. Di scatto, lei si allontanò ridendo. Lui si girò e per un attimo vidi la ragazza dal davanti, con il suo piccolo triangolo scuro in luce. Il ragazzo si ...
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