UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE
Data: 27/04/2020,
Categorie:
Etero
Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu
... sensazione di percorrere la mia casa al rovescio. Già sapevo dove andare, per trovare il letto della signora, e salii le scale facendo più rumore possibile, per far sentire che stavo arrivando.
Mi sentivo ridicolo in pigiama, pantofole e vestaglia, in casa di una persona sconosciuta, mentre salivo le scale. Ma la donna era stata messa al corrente del mio arrivo? “E’ permesso?” chiesi nuovamente ad alta voce.
“Si accomodi, dottore” mi rispose una voce leggermente rauca.
“scusi il disordine, ma non ho potuto fare niente in casa. Appena alzata ho preso questa terribile storta, e mio marito ha dovuto rimettermi a letto…”
“signora, io non sono il dottore. Sono dottore, ma non sono medico” esordii molto convinto.
“Capisco. Mi avevano detto che lei è una persona schiva, e non volevamo proprio disturbarla, ma abbiamo chiamato la guardia medica, e non c’era nessuno disponibile. “
“senta.” Iniziai, ma fui subito interrotto. Con un gesto fulmineo, aveva fatto volare le coperte e le lenzuola, mettendo a nudo un bellissimo paio di gambe. Indossava una camicia da notte chiara, molto corta. “per piacere, dottore, provi a vedere… tocchi la caviglia. Mi fa male…”
“io posso toccarla, ma ripeto, non sono medico. Ora lo sa, e non dica che non l’ho detto…”
Sorrise. Alzò leggermente la gamba, ed emettendo un gemito appoggiò il tallone sul letto. La guardai, e il suo sguardo mi sollecitò a toccare. Presi in mano la gamba all’altezza del polpaccio, e con l’altra mano tenni ...
... sollevato il piede. Così, dolcemente, iniziai a ruotare il piede lentamente. Doveva farle male, ma non era gonfio. Emise un altro gemito, ma non sembrava fosse di dolore.
La guardai e mi sorrise. Lentamente iniziò a divaricare le gambe, come a mettersi più comoda. Io stavo sudando sotto la mia vestaglia. Lo sguardo corse lungo la gamba su, verso il pizzo della camicia da notte, che ormai non riusciva più a nascondere nulla. Mi accorsi che il massaggio che stavo facendo, aveva un effetto rilassante. La signora si era distesa completamente, allontanando il cuscino, e la sua schiena si inarcava ad ogni passaggio. E la camicia da notte scivolava verso l’alto… indossava un piccolo tanga, che ad ogni movimento, lasciava scoperta una piccola porzione di pube. Lo vedevo comparire, poi si spostava, spariva e ne appariva un altro pezzo.
La mia eccitazione doveva essere molto evidente. Sudavo e la toccavo. Dentro i pantaloni del mio pigiama, il mio sesso aveva preso proporzioni enormi, e non osavo alzarmi in piedi.
Ad ogni movimento, il suo corpo scivolava lentamente verso di me, ed ora la camicia da notte era arricciata sopra un bellissimo ombelico, che trionfava su un pancino bianco, morbido, dolcissimo.
“provo a voltarmi un pochino, eh? Magari riusciamo a prendere il punto giusto” disse la donna, mentre a gambe appena divaricate, tentava di mettersi a pancia in giu, mostrandomi un culo meraviglioso, appena solcato dal filo del perizoma che si ricongiungeva al laccio sui ...