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UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE
Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu
... spariva nuovamente. Faceva un giro in sala, per salutare i numerosi clienti, e per ognuno di loro aveva una parola gentile, un’attenzione particolare. Impartiva gli ordini alle bariste con un tono fermo, ma sempre con una parola di cortesia, con un sorriso. E le ragazze le ubbidivano subito, sorridendo. “Sei bravissima, Paola” le dissi appena venne a sedere al mio tavolo. “Posso ordinare qualcosa per te? “ le chiesi “Grazie, Jill. Prendo un caffè. Tu l’hai già bevuto?” “No. Aspettavo di prenderlo con te” Fece per voltarsi ed ordinare, ma mi alzai ed andai al banco. Sentivo il suo sguardo su di me, e mentre attendevo che i caffè fossero pronti, mi voltai a guardarla ed incontrai i suoi occhi. Scuri, attenti, ma dolci, uno sguardo intenso. Mi sorrise appena, con il viso appoggiato ad una mano che si reggeva sul gomito. Era malinconia quella che scorgevo sul suo viso? Impedii ad una barista di portare il vassoio, e lo presi da solo. Le porsi il denaro per pagare le mie consumazioni, e le dissi “anche i due caffè”. Cercò lo sguardo di Paola, ma non riuscì a mettersi in contatto con lei. “Perché hai pagato?” mi chiese “Perché ho mangiato” “ma avrei voluto offrirtelo io…” “Sono un tradizionalista, un maschilista, un conformista … tutti gli “ista” che vuoi. Ma mi piace pagare per la ragazza che ho accanto. “Grazie per la ragazza…! Ma allora sei un investimento! “ Le sorrisi. Quella donna mi ispirava una enorme dolcezza. “Paola… capisco che ...
... ad una brava ragazza, tutto ciò che si è detto di me faccia una bruttissima impressione. “ cominciai “Jill… conosco i miei polli. Anzi… il pollaio. So che ti hanno tirato per la manica nei loro giochi. Ma a me basta guardarti per capire come sei. Conosco tanta gente, ho la presunzione di dire che con uno sguardo io capisco chi ho di fronte. E tu sei una brava persona. Sono tranquilla. Fossero tutti come te, quelli che frequentano la mia casa…!” “E Serena? Cosa pensi di lei?” le chiesi. “Serena è una ragazza meravigliosa. Abbiamo un rapporto magnifico. Una vera amica, è stata lei la prima a parlarci di te. “ La guardavo parlare. Era proprio carina. Il viso senza trucco, una sottile linea scura sugli occhi. Quando parlava, si formavano le fossette nelle guance, regalandole un’aria giovane. I denti piccoli, bianchi. Leggermente accavallati. Ed un incisivo al quale mancava un pezzetto minuscolo le donava quel tocco di asimmetrico che la faceva apparire affascinante. Guardai le sue mani. Piccole, ben curate, nonostante il lavoro. Unghie laccate con uno smalto trasparente, tagliate corte in modo armonioso. “Mi stai ascoltando?” interruppe la mia lunga osservazione. “Scusa. Mi sono incantato a guardarti” le risposi. “Ti stavo dicendo che nonostante il mio aspetto, io non sono una santarellina. Non credere che sia una suora. Mi occupo della casa, lavoro nel mio locale, sono sempre in giro. Ma ho anch’io una vita privata. “ “Non lo metto in dubbio. “ dissi ...