1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... le dissi quando riuscii a liberarmi dalla sua lingua impertinente.
    
    “Da morire. Ma non ora. Stasera voglio farti impazzire.” Mise in bocca un’oliva e fece per andarsene.
    
    La fermai per un ultimo bacio, e lei mi restituì l’oliva giocando con la mia bocca.
    
    Sentivo che non aveva voglia di andarsene, e la presi in braccio. La appoggiai a sedere sul tavolo di cucina, continuando a baciarla.
    
    Le mie mani cominciarono a slacciare la sua ampia camicia, e piano accarezzai i suoi seni. I capezzoli erano già durissimi.
    
    “Ma… vai in giro con una camicia… e basta? “ le chiesi quando mi accorsi che con la camicia le avevo già tolto ogni indumento.
    
    “Venivo da te, stupido. “ rispose baciandomi di nuovo.
    
    Le mie mani corsero lungo il suo corpo, mentre le gambe si aprivano per consentirmi di toccarla in profondità.
    
    Scivolò ancora un poco in avanti, premendo sul mio sesso ancora ingabbiato dai pantaloni.
    
    Passò le mani tra i miei capelli, poi con una leggera pressione, spinse la mia testa in basso, verso il pube, e capii che desiderava un bacio profondo.
    
    Sentivo il suo profumo meraviglioso, via via che mi avvicinavo al suo bocciolo. Lei si stese sul tavolo, lasciando le gambe divaricate, ed io, raggiunto il suo morbido pelo, cominciai a leccare piano, toccando appena le grandi labbra, poi le piccole, ed infine con un guizzo scivolai sul clitoride bagnato e pronto a regalarle una scossa di piacere.
    
    Con le mani le tenevo le gambe bene aperte, e cercai una posizione ...
    ... comoda per continuare la mia opera di eccitazione. Mi inginocchiai davanti a lei, guardando quella meravigliosa creatura, spalancata e disponibile.
    
    Continuai a leccarla con maggiore intensità, e la sentivo gemere dal piacere. Sentivo il suo umore uscire e bagnarmi il viso. Anche la mia eccitazione era fortissima, e non vedevo l’ora che esplodesse in un orgasmo, per entrare in lei e godere nel suo ventre.
    
    Fummo interrotti dal campanello di ingresso.
    
    “Cazzo!” sbottò Serena dalla sua posizione spalancata.
    
    “Vedo chi è. Non muoverti. Torno subito.”
    
    Misi una mano nei pantaloni per dare un assetto “decente” alla mia verga che premeva sulla patta.
    
    “Scusa se ti disturbo” disse Edo, entrando senza neppure essere invitato.
    
    “Figurati… scusami ma sono un momento impegnato….”
    
    “Lo so….Ciao Serena!” disse all’indirizzo della cucina.
    
    “Ciao rompiballe” rispose Serena con aria scherzosa
    
    “E dai… cosa vuoi che succeda se te lo porto via un momento!” continuò Edo
    
    “Dimmi, allora” chiesi al ragazzo. Lo guardavo con uno sguardo nuovo. Era davvero un ragazzo bellissimo. Un pochino effeminato nell’aspetto, con il viso perfettamente liscio, e quel sorriso…
    
    “Volevamo sapere se allora vieni”
    
    “Certo, grazie. Molto volentieri. Devo portare qualcosa?” risposi
    
    “Te. Tu sei tutto quello di cui abbiamo bisogno” Chiuse Edo.
    
    Serena ci raggiunse in sala. Le lanciai uno sguardo interrogativo, e lei rispose.
    
    “E’ scomodo il tavolo di cucina” disse raggiungendo la porta di ...
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