1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... prendere una scopa. Ce la fai a reggerla ?”
    
    “Ci provo! Se cado, ricordati che le mie ultime volontà sono depositate dal notaio”
    
    “Stupido! Non voglio averti sulla coscienza”
    
    “E dove vuoi avermi? Su qualcos’altro?”
    
    “Smettila. Sono fidanzata”
    
    “ok. Scusa. Scherzavo.”
    
    Tornò in un attimo con la scopa. Si mise all’altra estremità dell’asta, ed io mi liberai per poterla raggiungere.
    
    Spostai la scala, e salii vicino a lei, avendo cura di sfiorarla con tutto il mio corpo con la scusa di prendere in mano il bastone che stava reggendo.
    
    La vidi imbarazzata, e pensai che lei non era proprio il tipo da avances. Avrei dovuto lasciarla stare.
    
    In un attimo la riloga fu fissata, e scesi. Questa volta senza toccarla .
    
    “Sei un mago anche in questo!” disse Sonia.
    
    “Anche?”
    
    “Anche, anche!”
    
    “Hai ancora bisogno di me?” le chiesi quando le scale furono riposte.
    
    “No, grazie. Ti sono debitrice” e mi diede un bacio sulla guancia.
    
    La guardai negli occhi. Era incuriosita, provava un evidente desiderio di conoscermi meglio, ma le convenzioni glie lo impedivano. O quelli che pensavo fossero i suoi tabù. Più tardi mi accorsi che la mia diagnosi non poteva essere più sbagliata.
    
    Mentre stavo per varcare la porta, entrò Edo. Rimase un attimo fermo, nel vedermi uscire. Poi il suo viso si illuminò e mi porse la mano
    
    “Ciao, sono Edo.”mi disse con un sorriso bianchissimo.
    
    “Ed io sono Jill”
    
    “Lo so. Hai lasciato il segno” disse schiacciandomi ...
    ... l’occhiolino
    
    “Anche tu! Ma cosa avete pensato? Io sono un’anima candida!” scherzai.
    
    “Forse l’anima… ma il corpo sembra che sia rosso fuoco!” disse ridendo, ed entrando nell’appartamento delle ragazze.
    
    “E tu? Non avrai già assaggiato il frutto proibito, eh?” rivolto a Sonia, mentre la baciava sulla bocca.
    
    “Lo sai che non lo farei mai senza di te!” rispose la ragazza guardandolo con occhi dolcissimi.
    
    Tornai nel mio appartamento. L’ultima frase di Sonia mi aveva lasciato interdetto. Lasciava spazio ad una doppia interpretazione. Voleva dire che non avrebbe fatto del sesso senza lui, o che con lui avrebbe potuto fare del sesso con me?
    
    Mi tenni il dubbio, mentre mi rivestivo per uscire a fare quattro passi in paese.
    
    In giardino incontrai quasi tutti. Era l’ora del rientro a casa, terminata la giornata di lavoro.
    
    Serena fu la prima. “Ciao bell’uomo!” mi gridò da lontano
    
    “Ciao, donna di fuoco!” le risposi
    
    “Vai a spasso?” mi chiese quando mi fu vicina.
    
    “Quattro passi per ossigenare i polmoni. Altrimenti invecchio…”
    
    “Con tutta la ginnastica che fai, hai ancora bisogno di ossigenarti?” scoppiò a ridere Serena, nel lasciarmi.
    
    “Ci si vede, più tardi?” Le chiesi.
    
    “Non lo so. Forse. Devo fare delle cose. Ma se riesco a liberarmi per cena, mangiamo qualcosa insieme.”
    
    “Da te o da me?” domandai
    
    “Si vedrà. Sempre che tu sia libero!” rispose
    
    “E dai! Ma per chi mi avete preso?” dissi con voce seccata.
    
    “Per quello che sei. Il nuovo gallo del pollaio!!!” e se ne ...
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