1. UN CONDOMINIO MOLTO SPECIALE


    Data: 27/04/2020, Categorie: Etero Autore: chicco52, Fonte: RaccontiMilu

    ... il tempo passava, sul foglio si materializzava il corpo di Serena, con i suoi piccoli seni sodi ed appuntiti, il suo meraviglioso sedere rotondo, le gambe ben tornite.
    
    Quella donna mi aveva davvero fatto girare la testa.
    
    Sedetti sul divano ed apersi il libro che avevo portato con me, per immergermi nella lettura.
    
    Il tempo volò tra lettura, pensieri, una pausa per il pranzo (due uova in padella con un po’ di pomodori conditi) e di nuovo sul divano a sonnecchiare.
    
    Quando il buio cominciò a calare, lasciai spente le luci, e mi misi nel mio posto di osservazione.
    
    I ragazzi dell’appartamento a nord stavano parlando, lei seduta sul bracciolo di una poltrona, lui nella stessa poltrona, cingendole i fianchi con il braccio. Ogni tanto lei si sporgeva verso di lui e lo baciava teneramente.
    
    Nell’appartamento dei due anziani genitori, c’era solo il figlio. Sul suo letto stava leggendo qualcosa che evidentemente gli dava un’emozione…particolare.
    
    Sfogliava il giornale con una sola mano, mentre con l’altra si carezzava in mezzo alle gambe.
    
    Si slacciò i pantaloni, restando disteso, e ne estrasse un arnese lunghissimo che cominciò a menare lentamente, quasi con noia.
    
    Nell’appartamento accanto al suo, le ragazze erano di nuovo tre, ed erano impegnate nelle faccende domestiche. L’una , in cucina, puliva della verdura. Una seconda apparecchiava la tavola, mentre la terza (quella che avevo incontrato) dopo aver riposto qualcosa in un armadio, entrò nella camera ed ...
    ... iniziò a spogliarsi.
    
    La vidi lanciare il maglioncino e la camicia sul letto, poi si sfilò la gonna e restò in reggiseno e slip.
    
    Era voltata verso l’interno della camera, mentre si abbassava gli slip, mettendo in mostra un sederone candido. D’un tratto, come se avesse sentito il mio sguardo su di sé, si voltò di scatto e mi guardò. Io non mi mossi di un millimetro, e lei, per tutta risposta, mise le mani dietro la schiena e slacciò il reggiseno.
    
    Aveva due grosse tette, leggermente cadenti, con grandi capezzoli dall’aureola molto scura.
    
    Senza fare alcun gesto, senza neppure sorridere, restò ferma alla finestra mentre la guardavo. Era completamente nuda, ed il pube era coperto da un pelo nero foltissimo che spaziava anche attorno, quasi fosse una coperta posticcia.
    
    Poi con un gesto studiato, girò su se stessa, rimase ferma per qualche secondo, e poi andò in fondo alla camera, per continuare quello che aveva iniziato.
    
    Dopo aver girovagato in cerca di qualcosa sul tavolo, prese ciò che aveva trovato e venne a sedere sul letto, proprio di fronte alla finestra. Era ancora completamente nuda, e cominciò a curarsi i piedi, prima tagliando, poi limando ed infine dipingendo le unghie. Assumeva delle posizioni contorte, che lasciavano intravedere l’interno delle sue cosce, ma per la lontananza non riuscivo a scorgere null’altro.
    
    Era uno spettacolo eccitante, ed avrei voluto chiamare nel mio appartamento il ragazzo della porta accanto, perché almeno sostituisse con la ...
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