1. Quasi fratelli


    Data: 23/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... sentivo.
    
    Riuscii a dire: “Sarà meglio che me ne vada.”, mentre mi avvicinavo alla porta.
    
    Il viso di Stefano mostrava sgomento, smarrimento, angoscia ma non riuscivo a capire quello che diceva mentre praticamente correvo alla mia macchina.
    
    Il giorno successivo sembrava cupo anche se il sole splendeva. Ero stato così incoraggiato dalla ritrovata amicizia con Stefano, ma poi era crollato tutto amaramente.
    
    Il mio senso di rifiuto era acuto e non mi ero mai sentito così solo.
    
    Ignorai le sue ripetute chiamate per l’intera giornata. Non mi ero reso conto di quanto il dolore emotivo potesse essere così estenuante e debilitante.
    
    Fu solo il giorno dopo che cominciai a tornare in me.
    
    Indipendentemente dalla realtà che c’era dietro quello che era successo, riconobbi di aver agito egoisticamente, per orgoglio e di non essermi nemmeno preoccupato di scoprire la verità.
    
    Mi tornarono in mente buoni consigli del passato: si era verificato un incidente che mi aveva lasciato arrabbiato e indignato e un amico mi aveva detto: “Lasciati andare!”
    
    Poi il telefono trillò ed era di nuovo Stefano.
    
    Questa volta risposi immediatamente e lui esclamo rapidamente, probabilmente temendo che lo interrompessi: “Mi dispiacerebbe così tanto Matteo, se tu mi lasciassi...”
    
    Lo interruppi.
    
    “Dove sei?”
    
    “A casa, perché...?”
    
    “Resta lì, sto arrivando”
    
    “Ma…?”
    
    Non gli diedi la possibilità di finire.
    
    In meno di 15 minuti ero a casa sua a suonare il suo ...
    ... campanello.
    
    Rimase esitante sulla soglia con tutta una serie di espressioni che gli attraversavano il viso mentre mi avvicinavo a lui.
    
    L’ultima espressione era quasi di paura, finché non sorrisi.
    
    Un sorriso di sollievo gli illuminò il viso: “Matteo io...”
    
    Gli misi un braccio intorno alla spalla.
    
    “Parliamo dentro”.
    
    Ci sedemmo uno accanto all’altro sul divano ed iniziammo a parlare contemporaneamente, per poi metterci a ridere.
    
    “Lasciami parlare per primo Matteo. Hai tutto il diritto di essere arrabbiato e sconvolto. Ammetto di essere emotivamente instabile e, sì, per un momento mi sono sentito come se fosse Giacomo seduto accanto a me. Ma ho un disperato bisogno che tu creda quando dico che nel breve tempo in cui ci siamo conosciuti sei diventato molto importanti per me. E devo aggiungere, anche temendo di perderti, che potresti non voler più avere niente a che fare con me, ti apprezzo come amico e...”
    
    Deglutì e le lacrime gli brillarono negli occhi…
    
    “E ti trovo fisicamente attraente.”
    
    “Stefano, cosa...?”
    
    Potevo credere a quello che stavo sentendo?
    
    Le lacrime ora scorrevano liberamente sul suo viso.
    
    “Mi sto innamorando di te Matteo.”
    
    Silenzio.
    
    Ero sbalordito! La mia bocca si apriva e chiudeva senza rumore, come quella di un pesce.
    
    Altro silenzio.
    
    Lui aveva chinato la testa non osando guardarmi.
    
    Una gioia come non l’avevo mai provata prima inondò tutto il mio essere facendomi sentire come se stessi svenendo.
    
    Con un movimento fluido presi ...
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