Quasi fratelli
Data: 23/04/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... vestiti.
La t-shirt venne via in un attimo ed i miei jeans erano scesi solo a metà quando il suo pugno si chiuse saldamente intorno al mio uccello.
Strinse forte.
“Adoro il tuo cazzo Matteo, volevo masturbarlo e succhiarlo fin dalla prima volta che ti ho visto. Anche il tuo uccello è proprio come quello di Giacomo.”
Lo disse con cautela ma non mi importava più.
Lo accarezzò un po’ troppo vigorosamente e dovetti trattenerlo mentre mi toglievo i jeans e gli slip.
Era il mio turno di aprire le gambe e godere delle palle che rimbalzavano mentre mi pompava.
Mi sono ricordai di quella volta in cui il ragazzo sconosciuto mi aveva masturbato quando avevo 18 anni.
Questa volta era ancora meglio! Mi stava facendo sussultare, mi accarezzava le palle, leccava e succhiava il mio uccello, fino a quando non mi contorsi di piacere.
Il tempo si fermò fino a quando disse: “Voglio essere dentro di te, Matteo, voglio scoparti.”
Era quasi un sussurro, ma probabilmente la cosa più erotica che avessi mai sentito.
“Anch’io lo voglio Stefano, ma dovrai fare piano.”
Non ero così preoccupato in realtà perché mi penetravo spesso il sedere mentre mi masturbavo e avevo usato una varietà di oggetti per scoparmi e accarezzare la mia prostata, incluso un dildo.
Si posizionò tra le mie gambe allargate mentre piegavo le ginocchia.
Usammo un mix delle nostre pre eiaculazioni come lubrificante, ce n’era in abbondanza!
Mi lubrificò il sedere, spalmò molta pre ...
... eiaculazione appiccicosa sul suo cazzo e premette la cappella gonfia contro il mio buco.
Lo fece lentamente, un centimetro alla volta.
Rimasi senza fiato quando la sua erezione mi colpì la prostata.
Rendendosene conto si spinse avanti e indietro un paio di volte per accarezzare magnificamente la mia prostata fino a che una goccia di liquido pre seminale non fuoriuscì dalla mia fessura.
Andò più a fondo finché non fu dentro sino all’elsa, le sue palle penzolavano contro le mie, i nostri peli pubici erano mescolati.
Guardandomi amorevolmente negli occhi rimase immobile per un minuto, prima di iniziare a scoparmi dentro e fuori lentamente.
Mi sollevai mentre lui si chinava e le nostre labbra si schiacciarono su quelle dell’altro. Le nostre lingue litigavano, la saliva mi scorreva lungo il mento.
Mi scopò più velocemente usando colpi più lunghi, impostando un ritmo costante accompagnato da rumori umidi e dai nostri ansimare.
“Oh ragazzo, oh sì, oh sì!”
Gridò.
“Non ho mai sentito niente di così fantastico. Il tuo buco del culo stretto mi sta mungendo il cazzo e lo succhia. Sto per venire!”
Conoscevo la sensazione! Il grosso cazzo di Stefano mi riempiva e mi faceva rabbrividire di gioia a ogni spinta.
Si appoggiò ad un braccio e masturbò il mio cazzo al ritmo della sua scopata, era chiaro che stavamo ambedue per eiaculare.
Lasciò andare il mio uccello per sostenersi con entrambe le braccia e impostare una spinta costante.
Oh sì, sapeva come scopare! ...