Eros & tanathos
Data: 22/04/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: DunadondaSex, Fonte: Annunci69
... nella mia bagnata fessura, mentre Luigi mi baciava i capezzoli. Ho fatto capire loro che non volevo andare oltre, mi hanno preso le mani con delicatezza e ho impugnato, non senza esitazione, i loro bollenti membri. Ho cominciato ad andare su e giù, oh come gli avrei succhiati, oh come gli avrei voluti sentire dentro di me; mi sono accontentata delle loro sapienti mani e lingue che mi esploravano. Si sono avvicinati ancora a me, Moreno mi ha messo la lingua in bocca le mie morbide labbra si sono dischiuse come un tulipano e la sua lingua ha esplorata la mia cavita, mentre il mio asciugamano era sempre più zuppo della mia calda lava che usciva senza tregua.
Avrebbero voluto di più, anch’io, ma mi sono violentata per il mio uomo, per il mio amore, ma non è bastato per rinunciare a questo attimo di lussuria.
Un sussulto sincronizzato dei due baldi giovani preannunciava l’eiaculazione, sono venuti entrambi non senza gemiti e forti sussulti che hanno fatto girare i vicini e anche un capannello di cinque uomini che si erano avvicinati e che se si masturbavamo come se non ci fosse un domani.
Moreno e Luigi mi hanno inondata di sperma sulle gambe sulla pancia, più bollente del sole, mi colava come lava giù per il corpo. Altri due uomini si sono staccati dal gruppo dei cinque, quest’ ultimi non erano ancora venuti, si sono avvicinati e hanno spruzzato sul mio seno il loro vischioso e biancastro liquido. Mi sono guardata ero impiastricciata di liquido denso che colava sul mio ...
... corpo, ho pensato che fosse un sogno, non lo era, l’odore sferzante dello sperma mi stordiva.
Non ero sazia, anzi ero ancora più eccitata ma mi ero ripromessa di non andare oltre per rispetto di Karl, del mio compagno, chissà se ci che ho fatto si può dichiarare un tradimento? Secondo il mio credo direi si, secondo la cristianità di Karl senz’altro. Secondo la mia vagina no, anzi lei era in subbuglio tanta eccitazione per non godere appieno, un tradimento non consumato, il peggio della trasgressione mancata. Amen!
Erano già passato due anni dal quella lontana estate del 2009. I ricordi di quella trasgressione si erano fermati in un biglietto scolorito che segnava dei numeri sbiaditi e due nomi sprofondati in vecchia agenda riposta oramai in soffitta. I ricordi erotici erano diventati dolore costante per la malattia di Karl. Il 2011 stava per finire.
Io e Karl siamo nella nostra bella casa sul lago di Stanberg, il desiderio di avere un figlio era svanito con la diagnosi che l’ospedale di “Dritter Orden” ci aveva dato una mattina fredda e umida di Dicembre come una sentenza di morte: “Neoplasia maligna celebrale non operabile”.
La passione di Karl si era via via spenta, i motori, le sue macchine, le sue moto che aveva in garage si erano lentamente per sempre addormentate, l’olio gocciolava sul pavimento come una clessidra che conosce oramai il valore del poco tempo rimasto. Karl però non aveva perso la sua passione per il suo amore, io la sua adorata Serena. Senza ...