1. La caldaia del mio amico


    Data: 20/04/2020, Categorie: Tradimenti Autore: benves, Fonte: Annunci69

    Faccio l’idraulico e lavoro per una grossa impresa che mi tiene impegnato per tutto il giorno, ma di sera, dopo le normali ore di lavoro, arrotondo il mio stipendio facendo piccoli lavori “casalinghi” per lo più per amici o parenti che mi chiedono brevi interventi.
    
    Così, un giorno, un mio caro amico, Antonio, mi chiese di andare a verificare la caldaia della sua abitazione che aveva problemi.
    
    Per tre sere di fila, non riuscii ad andare, ma alla quarta sera, verso le 20:00, senza avvisare bussai alla porta della sua casa con l’intendo di sistemare tutto in meno di un’ora e tornare a casa per cenare e riposare.
    
    Mi aprii Anna, la moglie del mio amico, in camicia da notte
    
    Non si aspettava il mio arrivo e, aprendo la porta, rimase alquanto sorpresa di vedermi.
    
    Dio Santo, quanto era bona!
    
    Eravamo stati ragazzi assieme e già da allora avevo avuto le più sfrenate fantasie sessuali nei suoi confronti
    
    Nella mia immaginazione l’avevo posseduta in tutte le posizioni, mi ero masturbato non so quante volte pensando a lei ma poi... si sposò con Antonio e non mi ero mai permesso di fargli delle avance o dichiarami, lasciando che le fantasie restassero tali.
    
    A vederla così però, tutte quelle fantasie che con tanta fatica avevo represso, emarginato e segregato negli angoli più remoti della mia mente, riemersero improvvisamente e violentemente!
    
    Era bellissima … con una camicia da notte bianca che lasciava trasparire i suo enormi seni sodi ed i suoi capezzoli turgidi e ...
    ... vogliosi
    
    La camicia da notte era cortissima e le pieghe delle sue natiche erano in bella vista nemmeno protette dalle mutandine in quanto indossava un tanga da capogiro
    
    Anche la sua vulva si mostrava nella trasparenza di quell’indumento tanto candido quanto intriso di sapori e voglie erotiche.
    
    Pensai: ma è possibile che Anna si vesta così in casa, ad un’ora nemmeno tarda
    
    Cercai comunque di nascondere goffamente il mio imbarazzo e la mia eccitazione che nel frattempo cresceva dentro la tuta da lavoro e le chiesi di Antonio
    
    Mi rispose, anche Lei vistosamente imbarazzata e con voce tremula, che Antonio era fuori per lavoro e che quella sera non sarebbe tornato a casa, restando a dormire fuori.
    
    Dio mio pregai, lasciami andare, sopprimi o almeno sopisci i miei sensi, prima che commetta il più vile dei peccati.
    
    Continuammo per qualche secondo a guardarci imbarazzati mentre la tensione cresceva come cresceva il mio membro ormai impossibile da nascondere e vistosamente rigonfio dentro la tuta
    
    I nostri sguardi diventavano sempre più intensi e curiosi, io guadavo i suoi capezzoli e lei la forma del mio cazzo duro, quando improvvisamente ... suonò il campanello.
    
    Io d’istinto presi la valigetta degli attrezzi e andai in terrazzo, facendo finta di occuparmi della caldaia, e lei si diresse ad aprire la porta.
    
    Sentii aprire la porta e dopo nemmeno un istante una voce vigorosa di un uomo eccitato: “ Vieni qua bella porcona mia “
    
    D’un tratto tutto era chiaro, ...
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