Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 18
Data: 18/04/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Incesti
Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu
Chiusi la porta alle mie spalle, avevo il cuore che mi batteva a mille, non sapevo cosa fare, ero nuda con le spalle appoggiata alla porta, ero eccitata ed avevo paura, prima Giammarco e Stefano poi Silvì con quel tipo ora Daniela, era troppo avevo bisogno di uscire. Ero eccitata, in un’altra situazione mi sarei soddisfatta da sola, ma non potevo, era più forte il desiderio di scappare. Aprii l’armadio per prendere le prime cose che avessi trovato, buttai sul letto un jeans ed una camicetta, mentre sto prendendo l’intimo squilla il cell, era Silvì “sto andando a cinema con Matteo” cazzo dove vado, resto con il cell in mano, scorro le chat, Giammarco, è on line gli scrivo “cosa fai?” Pochi secondi e mi compare la scritta Giammarco sta scrivendo “nulla e tu?” Gli scrivo di impulso “mi va di uscire” “dimmi dove e ti passo a prendere” Gli mando il mio indirizzo, “dammi un’ora e sono da te” Erano circa le sette e mezza, avevo un’ora per decidere come vestirmi, non so cosa avessi, forse per paura di uscire da casa mi stavo buttando nel fuoco. Seduta completamente nuda sul letto, ho la testa vuota e lo sguardo fisso verso la porta. Vengo svegliata da questo stato dal suono della voce di Gia che mi chiede se può entrare, le chiedo di aspettare, mi metto una felpa e le dico di entrare Gia:”ehi scusa, ti volevo ringraziare per aver portato Dani con te” Io:”tranquilla mi ha fatto piacere stare in compagnia” Gia:”che hai ti vedo strana, spero che non sia colpa di Dani” Io:”ma no nulla, ...
... tra poco esco….. e forse la doccia, tranquilla nulla” Ero in stato di confusione totale, farfugliavo parole sconnesse. Gia:”ok, riprenditi” Andò via dalla stanza, tirai un respiro profondo e scelsi cosa mettere, volevo essere carina ma non sexy, scelsi un vestitino bianco con dei fiori, sopra aderente senza maniche e con la gonnellina larga che finiva poco sopra al ginocchio e degli stivaletti con un pò di tacco e sopra un giubbottino di pelle marrone. Ci misi volutamente molto a vestirmi e truccarmi, stirai i capelli e rimisi lo smalto. Aspettai in camera che mi arrivasse il messaggio di Giammarco giocando con il cell che avevo messo sotto carica. Mi ero ripresa un pochettino, avevo paura di uscire con Giammarco, ma allo stesso tempo avevo voglia di vederlo, in quei giorni ci eravamo sentiti tanto e se non fosse per quello che era successo quella sera avrei accettato un suo invito già giorni fa. Nove meno venti, un po di ritardo, ma nulla di grave, mi arriva il messaggio, credo di essere sotto casa tua, sto vicino alla caffetteria. Presi la borsa e il giubbino uscii di casa silenziosamente salutando con un “io esco” quando ero già con un piede fuori dalla porta. Giammarco era li, ma con la moto Io:”potevi dirmelo che venivi con la moto avrei messo un pantalone” Giam:”ho preso la moto cosi ti saresti sentita più sicura” Salire in moto con la gonna è un casino e poi il casco sui capelli appena stirati, ma non mi importava poi più di tanto, Io:”dove mi porti?” Giam:”avevo in ...