Il cazzo di mario (parte 1)
Data: 14/04/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: AndrejKoymaski, Fonte: Annunci69
... allargate con le mani per mostrarmi il buco e io mi sego fino a sborrarti addosso".
"Ma in quel modo potresti non fermarti e infilarmelo dentro, io non riuscirei nemmeno ad oppormi".
"E' una prova di fiducia, questa, e non sei obbligato ad accettare" mi rispose.
Mi distesi a pancia in giù e mi allargai le natiche come mi aveva chiesto lui, "vieni", gli dissi.
Si mise a cavalcioni sopra le mie cosce e cominciò a segarsi ammirandomi il buco del culo, io temevo che da un momento all'altro avrebbe almeno tentato di tuffare la sua verga dentro di me e forse lo desideravo pure, ma il tempo passava e lui non lo faceva, tenendo fede al nostro patto.
"Ma quanto ci metti a venire"?! gli chiesi.
"Credevo che ci avrei messo un attimo ma non ci riesco, non so perché"
"Non ti piaccio"?
"Al contrario, mi fai impazzire, se non ci fosse una legge ad impedirmelo adesso te lo infilerei dentro senza pietà" mi rispose.
Quelle parole invece di spaventarmi mi eccitarono al punto che mi ritrovai ad un passo dal chiedergli di farlo, poi mi venne un'idea e gli dissi:
"Se vuoi puoi strofinarmi la cappella contro il buco".
"Non hai paura che ti violenti"?
"Sinceramente comincio a fidarmi di te, forse sbaglio, ma credo che non lo farai".
Cominciò a strofinarmi a cappella contro il buco e la cosa mi piaceva moltissimo, anche se ero terrorizzato dall'idea che da un momento all'altro perdesse il controllo e mi impalasse.
Ad un certo punto mi resi conto che il ritmo ...
... della sua mano stava cambiando e capii che stava per venire, subito dopo un copioso getto di sperma caldo investì il mio perineo e il resto dei suoi getti di seme imbrattarono le mie natiche e la mia schiena.
Non avevo goduto ma provavo una strana soddisfazione spendo che lui era venuto perché eccitato dal mio culo, lui rimase ancora un attimo a cavalcioni sulle mie cosce per riprendere fiato poi si alzò ed andò in bagno a prendere della carta per pulirmi.
Mi lasciai asciugare la schiena e le natiche poi mi chiese se avesse potuto mettere le mani fra le mie natiche per asciugarmi.
"Perché me lo chiedi"? esclamai meravigliato.
"Beh, li è un posto un po' più intimo".
Mi scappò una risata poi gli risposi: "ci hai appena strofinato il cazzo e sborrato sopra! ma lasciala li, voglio tenermela e dormire così".
"Posso fare qualcosa io per te?" mi chiese.
"No" risposi, "va bene così, adesso vattene nel tuo letto e lasciami stare"!
Lui capì, se ne andò a letto, spense la luce e ci addormentammo.
Il giorno dopo passammo la giornata di lavoro facendo continue battutine ed allusioni a ciò che era successo la sera prima e la sera, durante il tragitto di ritorno all'albergo, passammo davanti ad un supermercato e mentre guidavo mi disse di fermarmi nel parcheggio, scese dall'auto dicendomi di aspettarlo, entrò nel negozio ed uscì dopo una decina di minuti con in mano un sacchetto, salì in macchina e mi disse: "ti ho comprato un regalo".
"Cos'è"?
"Lo scoprirai ...