Alla ricerca del proprio limite.
Data: 12/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti
... super cazzo che, fino a quel momento, ne avevo solo sentito parlare, senza mai provarlo.
Il sabato successivo, aveva organizzato una Gang con una ventina di suoi amici, tutti rigorosamente senegalesi e super cazzuti e, per farmi capire che non era uno scherzo, mi manda a mezzo mail, una decina di foto di ragazzi di colore, tutti forniti di mazze notevoli. Alla vista di tanti cazzi neri, resto sbalordita: sento le ormai famose farfalle allo stomaco e mi si bagna subito la figa. Lo comunico a Nico, facendogli intendere la voglia che ho di partecipare a quel festino organizzato per me. Lui mi risponde dice che, se voglio, posso andare; per quanto riguarda lui, deciderà al momento se partecipare o meno. Il giorno della Gang, lui decide di partecipare, rendendomi felice, ma poi, appena entriamo nel casale, dove si tiene la “mia festa”, mi rendo conto che, forse, lui si sentirà a disagio. In effetti, lui si siede in disparte e vede me che, appena entrata vengo salutata da tutti con toccate e palpeggiamenti in ogni parte del corpo. Mi sento subito bagnata, la vista ti tutti quei maschi di colore, con le loro mazze già in tiro e in bella evidenza, mi sta mandando letteralmente fuori di testa. Per un momento, guardo verso di lui che mi abbozza un sorriso, poi Kalambay, mi fa inginocchiare e incomincia la festa.
«Dai, bella vacca bianca…succhia tutti questi cazzi.»
Mi dice e si mettono tutti in fila per darmi le loro cappelle da succhiare. Per un momento regna un lieve ...
... imbarazzo da parte di tutti; la presenza di Nico un po' li trattiene, ma io mi scateno. Stregata e resa incapace di dominare la mia irrefrenabile voglia di sentirli dentro, mi sfreno come una ninfomane: li succhio tutti, alcuni non resistono e mi schizzano addosso la loro sborra. Sentire gli schizzi sul viso, sul corpo ed il turpiloquio che mi rivolgono, mi eccita e li incito ancora più. Dopo averli succhiati, si cambia posto. Mentre loro si preparano per scoparmi, io mi riprendo dalla fatica della succhiata e, vedendomi ricoperta di sborra sul viso e sul corpo, sento che la mia eccitazione aumenta esponenzialmente. Il profumo che avverto è diverso dai precedenti: quelli che ho bevuto fin ora sanno di speziato, acido, denso e cremoso. Mi eccito ancora, mentre vedo che Kalambay, il mio amico, si distende su di una panca e m'invita a cavalcarlo; m'impalo sul suo svettante cazzo, avvertendo come e quanto mi apre, dilata e sfonda, fino a che la sua dura cappella colpisce il fondo della mia vagina: è allora che godo e urlo, chiedendogli di scoparmi ancora più forte. Subito mi mettono un durissimo cazzo in bocca e uno per mano; in vero ne vorrei anche uno in culo, ma Kalambay non lo permette:
«Prima io!»
Ordina a tutti: è chiaro che vuol esse il primo a spaccarmi il culo. Godo al solo pensiero! Mi sbatte e godo sempre più, poi dopo aver bevuto l'ennesima sborrata in gola, lui esce da sotto, subito rimpiazzato da un altro e si mette dietro di me; sento il suo palo entrare deciso, ...