1. Alla ricerca del proprio limite.


    Data: 12/04/2020, Categorie: Tradimenti Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti

    Ho conosciuto Monia casualmente cinque anni fa a Barcellona. La nostra storia è subito diventata seria, ci siamo innamorati al primo sguardo. Dopo una settimana lì, siamo tornati ognuno alle proprie case, ma non riuscivamo a stare lontani, così le ho proposto di venire da me e di convivere. Ha accettato. Oggi, siamo una coppia molto affiatata. Monia è una bella ragazza, ventotto anni, quattro meno di me, non molto alta, mora capelli lunghi, terza di seno, bocca ampia e labbra da vero urlo. A letto è stato subito intesa: mi sono ritrovato una vera donna, calda e ricca di passione. Abbastanza esperta nel sesso, ha subito messo dimostrato la sua disponibilità in ogni tipo di rapporto: aperta davanti e dietro, ottima fellatrice, con lei non ci si annoia mai. Per tre anni le cose sono andate secondo i classici canoni del vivere di coppia, poi lo scorso anno, in vacanza al mare, ho fatto una scoperta che ha decisamente cambiato la nostra vita. Un pomeriggio, lei è tornata in spiaggia, mentre io ero rimasto ancora in casa ad attendere il proprietario che ci doveva fornire una nuova bombola di gas per la cucina. Dopo circa mezzora, sono sceso in spiaggia e ho trovato solo il telo da bagno di Monia, disteso sul lettino sotto l'ombrellone. Ho guardato un po' in giro e, non vedendola, ho dedotto che avesse deciso di fare una passeggiata, così, pure io mi sono incamminato verso il fondo della baia, dove la spiaggia si incunea all'interno di una pineta, con un sottobosco molto fitto. ...
    ... Arrivato in prossimità della pineta e, non trovandola, me ne stavo quasi per tornare indietro, quando la mia attenzione è stata attratta da due ragazzi di colore che, ridendo correvano dentro la boscaglia. Mi sono avvicinato ad un punto da dove sentivo provenire delle voci e, scostato un ramo, ho fatto una scoperta che mi ha gelato il sangue: inginocchiata in mezzo a un gruppo di ragazzi di colore, c'era Monia che li spompinava allegramente. Per un momento sono stato tentato di intervenire, pensando che stesse subendo violenza, ma, quando uno dei ragazzi le ha schizzato in bocca e sul viso il suo sperma e lei ha emesso un grido di piacere, ho capito che si stava divertendo.
    
    «Evvaiiiii! Sotto un altro!»
    
    Sono rimasto per un po' ad ammirarla mentre li succhiava, mentre altri, fattala posizionare carponi, la toccavano e infilavano le mani in ogni parte del suo corpo nudo. Poi uno dei ragazzi si è inginocchiato dietro di lei e le ha infilato un membro di notevoli dimensioni, mentre lei ne teneva un altro in bocca. Ho sentito, dentro di me, come una fitta di dolore, ma, nello stesso tempo, ero orgoglioso del fatto che lei stesse dando piacere ad una decina di maschi, tutti di colore e con membri enormi. Mi sono guardato il mio eretto che non raggiungeva nemmeno la terza parte di quello più piccolo che la stava scopando e, così, me ne sono andato. Dopo circa quattro ore è tornata; io ero rientrato in casa e, vedendola muoversi malferma sulle gambe, le ho chiesto per quale motivo ...
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