Godere nella vergogna xii
Data: 06/04/2020,
Categorie:
Etero
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... comportandomi come l’ultima delle puttane, forse la più volgare, la più laida. Mi accorsi dopo pochi secondi che mi ero seduta sul più grasso che subito, senza perdere tempo, incominciò a mettermi le mani tra le cosce trovando subito il mio sesso.
In quell’umiliante situazione sentivo la mia vita crollare ma, nello stesso tempo, mi sentivo sempre più eccitata senza riuscire a negargli più nulla, oramai poteva farmi ciò che voleva. Il mio sguardo cercava ogni tanto Gaston sperando che potesse aiutarmi, forse per un ultimo atto di generosità, ma inutilmente.
Il nero sulle cui gambe ero seduta mi girò la testa verso il suo viso accostando le sue labbra alle mie, sfiorandole.
Ebbi un sussulto perché la sua pelle emanava un odore di selvatico, sconosciuto, ma comunque non sgradevole.
La sua bocca fu sulla mia.
Chiusi gli occhi mentre gli concedevo il bacio. Il suo alito era pesante e sapeva di alcool e la sua lingua lunghissima, la sentii rovistarmi il palato e arrivarmi quasi in gola. Il bacio non durò a lungo, anche gli altri due mi reclamavano, così mi alzai e mi avvicinai agli altri neri lasciandomi baciare persino rispondendo ai loro baci. Le nostre lingue si incrociarono. Le loro mani palparono tutto il mio corpo, i miei seni e i capezzoli fin quasi a farmi male. Esplorarono il mio sesso che, con mia vergogna, bagnava le loro dita e le loro mani.
“Ragazzi, mi dispiace interrompervi – la voce di Gaston fu come una liberazione – ma la puttana ha qualcosa da fare, magari la potrete incontrare più tardi.”
Mi prese per un braccio e mi riportò ai piedi delle scale che poco prima avevo disceso.
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