1. Ricky e i suoi... amici - capitolo 8


    Data: 04/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... un’esplosione quando il mio cazzo sparò la mia sborra nel suo culo. Ci fu una lunga pausa, poi sussurrai: “Cazzo cos’è stato!”
    
    Tolsi lentamente l’uccello e lo sperma colò sull’asciugamano che era sul pavimento. Stefano si alzò, si girò con un gran sorriso sul viso, spinse in avanti le anche e cominciò a massaggiarsi rapidamente l’uccello. Un secondo e lo sperma stava schizzando sul mio torace.
    
    “Merda, lo potrai rifare ogni volta che ti piacerà.” Mormorò mentre lentamente ci riprendevamo sul letto e ci coprì col piumone prima di addormentarsi.
    
    Il mattino seguente mi svegliai alle otto, il mio cazzo era duro e pulsava. Mi girai verso Stefano, era sdraiato sulla schiena e si stava masturbando dolcemente.
    
    “Non dobbiamo perdere tempo.” Disse: “Devo essere a casa per le dieci.”
    
    Senza aspettare risposta prese il mio cazzoe se lo mise in bocca. Io mi sdraiai indietro e mi accinsi a goderne. Dopo cinque minuti bisbigliai: “Vuoi che ti scopi di nuovo?”
    
    “Cazzo, sì! Ma prima ti succhierò, così non verrai troppo velocemente quando avrai l’uccello dentro di me.” E cominciò a succhiare più forte.
    
    ‘Oh cazzo. Stefano... sto venendo.... vengo... vengo!” Gridai ed il mio sperma schizzò sulla sua faccia. Ci pulimmo ed andammo a fare colazione seguendo il cazzo di Stefano che indicava la strada.
    
    Non ci volle molto tempo per la colazione, Stefano voleva disperatamente tornare in camera, anche il mio cazzo lo voleva e la routine fu la stessa della notte precedente. Io ...
    ... ero un po’ più rilassato questa volta perché sapevo che ero in grado di farlo e che lui avrebbe goduto ogni secondo del mio uccello nel suo culo.
    
    L’unica cosa che posso dire è che fortunatamente il mio letto non era vicino alla porta di uno dei vicini, Stefano che si lamentava ed io che ansimavo, Stefano che gemeva e che orgasmo fu! Mentre io pompavo, Stefano afferrò la sua verga, cominciò a masturbarsi e quando il mio sperma schizzò nel suo culo, lui aumentò il ritmo e gridò: “Aaaaaaaaaaaaag!...” mentre la sua sborra veniva sparata fuori dal suo cazzo e sopra il pavimento.
    
    Pulimmo rapidamente e lui fece una doccia, non voleva che sua mamma sentisse l’odore di sperma e non appena sentii il vicino uscire per una passeggiata, aprii la porta laterale per arieggiare. Il resto della mattina fu speso a pulire e mettere nella lavatrice ogni cosa avesse macchie di sperma.
    
    Il venerdì seguente al bar l’unico nostro argomento furono solo gli eventi del sabato precedente. C’era molta gente così Stefano continuò a piegarsi in avanti e sussurrare nelle mie orecchie cose come ‘Che magnifica sensazione sentire il tuo cazzo nel mio culo.’ e ‘Cazzo! Quanta sborra hai prodotto quando mi sei venuto in faccia.’
    
    Il guaio era che le nostre sessioni al parco non erano più le stesse.
    
    Di solito ci masturbavamo l’un l’altro. Qualche volta gli facevo un pompino ed una volta tentai di sbattergli dentro il cazzo. Ma faceva così freddo che non fu un successo. Eravamo molto frustrati. Ora ...
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