1. Ricky e i suoi... amici - capitolo 8


    Data: 04/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... pezzo di carne. Non passò molto prima che cominciasse ad emettere dei suoni e lamentarsi piano, facendomi capire che se la stava veramente godendo. Presto non fu solo la mia lingua ma anche le mie labbra a lavorarlo. Improvvisamente mormorò: “Aspetta un momento, non voglio ancora venire.”
    
    Mi fermai e lo guardai. Aveva un gran sorriso sulla faccia.
    
    “Lo faccio un po’ io se vuoi.”
    
    Generalmente al parco ero io che succhiavo ma non dissi di no. Mi sdaiai sul letto col cazzo pulsante in aria. Stefano si inginocchiò su di me. Non so come accadde ma presto capii che stavamo facendo un sessantanove e dimenticai tutto mentre lavoravo dolcemente sul suo uccello godendo della sensazione del mio dentro la sua bocca. Improvvisamente realizzai che il mio cazzo non era più nella sua bocca e lo sentii respirare affannosamente.
    
    “Ah… Ah... Ah. Vengo... Vengo … Ah… Ah... Ah... Aaaaaaaaaaaaaaah.”
    
    Spinse il pene profondamente nella mia bocca e sentii un fiotto dopo l’altro di sperma spizzare dentro di me. Poi lo tolse lentamente e si draiò sulla schiena. Io mi misi immediatamente a cavalcioni su di ui e cominciai a strofinare furiosamente ilmio cazzo. Pochi secondi e la sua faccia era coperta della mia sborra.
    
    Presi un asciugamano e lo gettai a Stefano che lo prese e cominciò ad asciugarsi il seme dalla faccia.
    
    Ci mettemmo i boxer, non so perché, ed andammo in cucina per un’altra birra. Mentre eravamo lì seduti in silenzio, lui spostò un po’ la sua sedia ed io vidi che il ...
    ... suo uccello era tornato duro.
    
    Poi improvvisamente disse: “Vuoi scoparmi, Ricky?”
    
    Dapprima rimasi zitto, sicuramente volevo fotterlo, ma sino ad allora non avevo mai vito un porno o almeno una foto di due uomini che scopavano e non ero sicuro di riuscire a farlo.
    
    Ripetè la domanda ed io capii che sarebbe stato impossibile dire no e mormorai: “Perché no?... Sì”
    
    “Forza, voglio vedere quanto è bello. Ho trafficato con le dita nel mio culo mentre mi mastubavo e mi chiedevo come fosse avere dentro un cazzo.”
    
    Ritornati in camera mia lo feci sdraiare sul letto e gli feci mettere le mani sulle ginocchia prima di spalmare la crema sul suo culo e sul mio cazzo. Sapevo di dover essere delicato per non fargli male, così mi mossi lentamente e cominciai a spingere piano. Dapprima fu po’ difficile e pensai che le cose sarebbero state complicate, ma poi lo sentii mormorare: “Forza, mettilo dentro, mettilo dentro!”
    
    Il solo sforzo di spingere dentro l’uccello quasi mi fece venire, ma il mio carico rimase intatto. Era una gran sensazione anche solo lo stare col cazzo afferrato dal suo culo. Fu ancora più incredibile quando cominciai a muovermi lentamente. Sentivo continuamente Stefano che mormora va: “Avanti… avanti... è dannatamente bello.”
    
    Cominciammo a respirare affannosamente ed io mi fermai per un po’. Ero felice di aver eiaculato mezz’ora prima, altrimenti non sarei stato in grado di controllarmi.
    
    Cominciammo ad essere sempre più rumorosi ed improvvisamente ci fu ...
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