1. Ricky e i suoi... amici - capitolo 8


    Data: 04/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... dapprima non disse niente. Rimase in silenzio. Alla fine disse: “Il guaio è che non so se mia mamma sarà d’accordo dato che non ti conosce... io lo vorrei veramente... comunque potremo divertirci anche se non vengo... te lo dirò domani sera quando ci incontreremo.”
    
    Cazzo, non vedevo l’ora che arrivasse la sera di sabato. Appena i miei genitori se ne furono andati quella mattina, cominciai a sistemare le cose in caso la risposta di Stefano fosse sì. Dovevo assicurarmi di non lasciare tracce. Conoscevo mia mamma, avrebbe girato la casa alla ricerca di impronte digitali se ne avesse avuta l’opportunità.
    
    Presi tre grandi asciugamani nell’armadio a muro. Ne misi due sul mio letto ed uno per terra. Ne misi anche due di fianco al letto. Cercai la crema che stavo usando e la misi sul comodino di fianco al letto. Misi un grosso sacco nella camera da letto ed uno nella cucina per la spazzatura. Alle quattro tirai le tende lasciando un piccolo spiraglio in camera mia in modo che potesse entrare la luce dell’illuminazione stradale. Avevo ancora circa quattro ore da aspettare prima che Stefano arrivasse ed io non potevamo fare a meno di toccarmi il cazzo ogni cinque minuti per assicurarmi che ci fosse ancora e di andare davanti allo specchio nudo per ammirare il mio corpo.
    
    Alle sette e trenta andai al supermercato e Stefano già era là.
    
    “Allora?” Dissi un po’ nervoso. Lui mi guardò, sorrise ed accennò col capo.
    
    “Cazzo... sì!” Gridai.
    
    “Però dovrò ritornare a casa entro le ...
    ... dieci domani.”
    
    Decidemmo di andare al bar per un paio di birre prima di andare a casa mia. Gli spiegai che dovevo stare attento nel farlo entrare in casa, bisognava che nessuno lo vedesse. Il nostro vicino era un curioso e se avesse visto qualcuno anche solo bussare alla porta, la mamma l’avrebbe saputo prima di scendere dalla macchina. Gli dissi che quando saremmo arrivati a casa gli avrei mostrato un cancello laterale che conduceva ad un vicolo. Avrebbe dovuto aspettare là dieci minuti dopo che fossi entrato e l’avrei fatto entrare.
    
    Stefano ascoltò tutto questo e poi mi spiegò come aveva fatto ad avere da sua mamma il permesso di restare per la notte. Aveva detto al suo miglior amico di scuola che avrebbe voluto passare la notte con una ragazza che aveva incontrato al lavoro e lui aveva accettato di telefonare a sua madre per chiedergli il permesso di farlo restare da lui quella notte. Poiché lei lo conosceva bene, era stata d’accordo.
    
    Dopo altre due birre andammo a casa mia ed alle nove eravamo nella mia camera nudi e pronti all’azione. Io non l’avevo mai visto nudo anche se avevo avuto la mia mano sul suo uccello parecchie volte.
    
    Era piuttosto magro e questo faceva sembrare il suo uccello veramente grosso, sembrava più grosso del mio e lo misi di fianco al suo.
    
    “Grosso bastardo!” Dissi: “Sei più grosso di me!”
    
    “Soprattutto riuscire a mettertelo in bocca!” Fu la risposta.
    
    A questo punto non potevo fermarmi, mi inginocchiai e cominciai a leccare il suo ...
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